Oggi il gruppo Salvaiciclisti protocollerà al Comune di Catania la petizione per la pedonalizzazione di un tratto di via Dusmet. «Ci auguriamo che non prevalgano interessi privati o di categoria», scrivono gli attivisti. Che a ottobre hanno incassato il sì della commissione ai Lavori pubblici
Porta Uzeda Liberata, consegna delle firme «Venga fatto l’interesse della cittadinanza»
«Questa zona, come in un prezioso scrigno, contiene tesori di valore storico e architettonico che sono soffocati da incuria, degrado e abusivismo commerciale». È questa la spiegazione che sta alla base della petizione Porta Uzeda Liberata. A lanciarla qualche mese fa, sul portale on line Change.org, è il gruppo etneo Salvaicicilisti. Che stamattina, forte di oltre 1200 adesioni di cittadini e 50 da parte di diverse associazioni, protocollerà la raccolta firme all’amministrazione comunale di Catania. Con l’obiettivo di «restituire bellezza e valore a quella parte della città», continua il gruppo dei cicloattivisti. Che già, a ottobre scorso, aveva incassato il favore della commissione consiliare permanente ai Lavori Pubblici.
Il progetto, che riguarda la pedonalizzazione di un tratto stradale di via Cardinale Dusmet, è nato in occasione dell’evento Catania Bike Festival. A ideare il programma urbanistico per rendere ztl l’area tra villa Pacini e Porta Uzeda è stata l’architetta catanese Annamaria Pace. Una zona che «ricopre un ruolo strategico di connessione tra il centro storico e l’area portuale, all’interno della quale si trovano i monumenti che testimoniano la storia di Catania. La cui tutela e la valorizzazione è un dovere nei confronti dei cittadini e delle generazioni future», continua Salvaiciclisti. Che spiega: «L’intervento ricorda i modelli europei e la pedonalizzazione favorisce la corretta conservazione dei Beni culturali che attualmente sono sottoposti alla costante pressione dei gas scarico delle automobili».
Una volontà di migliore salvaguardia del patrimonio artistico e monumentale del capoluogo etneo che inciderebbe anche sulla salubrità dell’aria, apportando «benefici per i cittadini anche dal punto di vista sociale ed economico». Nessun danno, secondo il gruppo, per le attività commerciali, per lo più spaventate dalla perdita degli stalli per la sosta delle automobili. «I parcheggi saranno aumentati di diverse decine di unità con la costituzione, già in corso, del parcheggio della partecipata Amt in piazza Alcalà».
Il movimento Salvaiciclisti si aspetta un riscontro positivo da parte dei cittadini e delle cittadine, così come sembrano anticipare i commenti alla petizione online. «Voglio che la mia città torni agli antichi splendori. Quella zona è ormai di nessuno», scrive Valentina. «Ci serve una città più a misura d’uomo», le fa eco Maria Gabriella. «Le isole pedonali danno respiro, soprattutto se vengono rispettate da tutti, comprese le autorità», spiega Girolamo. «Ci auguriamo che non vengano fatti prevalere interessi privati o di categoria ma che si pensi al bene complessivo e ai riflessi positivi che si potrebbero avere sul turismo», conclude Salvaiciclisti. Che, dopo la consegna della petizione in Comune, ha organizzato una visita guidata nell’area insieme all’associazione Guide turistiche Catania.