Pon Metro, 90 milioni per la Bandita e Romagnolo  Comitato Costa Sud: «Sono solo un contentino»

Suscita sentimenti contrastanti la notizia dei 90 milioni del Pon Metro per la Costa Sud di Palermo. Sembra un paradosso ma è così: se i sindacati, e ovviamente l’amministrazione, hanno salutato con soddisfazione l’arrivo di ingenti forze fresche per rigenerare quartieri come la Bandita, Brancaccio e Romagnolo, per il presidente del Comitato cittadino per il recupero della Costa Sud, Franco Pennino, questi soldi «serviranno giusto per tornare alla normalità, saranno un contentino». 

L’iter che ha portato all’approvazione del Pon Metro è iniziato più di un anno fa. Lo scorso dicembre il Comune ha presentato al Mise, insieme ad altre 13 metropoli italiane, un programma per accedere al Fondo europeo di sviluppo regionale. La quota per l’Italia prevedeva uno stanziamento medio per città fra gli 80 e i 100 milioni, anche se a piazza Pretoria speravano in una cifra più alta con una proposta di quasi 129 milioni. La somma accordata alla fine, come detto, è di 90 milioni. Il Comune non dovrà stanziare alcun cofinanziamento e agirà come ente intermedio bypassando la Regione. Le zone coinvolte sono Maredolce, Brancaccio, Bandita, Gasometro, ex Macello e Romagnolo, oltre ad alcuni territori di Misilmeri e Villabate.

Gli interventi di riqualificazione della Costa Sud riguardano in particolare la mobilità dolce, elettrica e smart, le piste ciclabili, il car e il bike sharing, il wi-fi e la diffusione di internet, l’illuminazione pubblica a risparmio energetico, ma anche interventi sociali come il supporto economico per sfratto e morosità incolpevole, l’accompagnamento all’autonomia abitativa, l’accoglienza per i familiari dei pazienti ospedalieri e dei detenuti e per le ragazze madri, l’housing sociale, l’assistenza alla disabilità. Dopo la firma da parte del governo nazionale, tutti i progetti andranno ultimati entro il dicembre 2021.

A luglio c’era già stato un primo «sì» della Commissione europea, mentre nei giorni scorsi è stato stilato il programma definitivo. «Questo atto – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando – porterà, dal punto di vista strutturale, economico e sociale, evidenti effetti positivi sull’intero territorio comunale, così come il già previsto e in corso di definitiva approvazione Pon legalità nella zona nord e nell’area a monte e oltre la circonvallazione. Questo risultato è frutto di un grande lavoro fatto in sinergia da diversi rami dell’amministrazione, cui hanno collaborato tanti uffici. Un salto in avanti di grandissima qualità rispetto alla capacità di progettare ed attrarre fondi extra comunali ed extra nazionali».

Anche per Adele Cinà, responsabile Cgil Brancaccio, «territori come Bandita, Brancaccio e Romagnolo sono periferie in cerca di un riscatto sociale ed economico che oggi si esprime attraverso una crescita di consapevolezza e di voglia di partecipazione della comunità». La sindacalista chiede all’amministrazione di coinvolgere nei progetti «associazioni, comitati civici e sindacato, che fattivamente chiedono di dare il loro contributo. I processi di riqualificazione e di contrasto all’esclusione sociale sono fondamentali affinché queste aree possano diventare volano economico grazie alla valorizzazione delle tante risorse di interesse culturale e turistico diffuse nel territorio».

Ma non è tutto oro quello che luccica. Almeno così la pensa il presidente Pennino, che si occupa della Costa Sud da 22 anni con iniziative, pubblicazioni e apparizioni televisive sulle reti nazionali. «Nel programma del Pon Metro – dice a Meridionews – ci sono poche cose per il mare, i 90 milioni in questo senso avranno un basso impatto: qualcosa per il fiume Oreto, la Bandita e la spiaggia, e nient’altro. È vero, ci sono i fondi per le scuole, le strade e i trasporti, che sono importanti. Ma quando le scuole cadono a pezzi e le strade sono dissestate 90 milioni servono giusto per ripristinare la normalità». È pure vero che il raggio d’azione del Pon Metro è molto specifico: l’agenda digitale, l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, il disagio abitativo e l’economia sociale.

Il presidente del Comitato Costa Sud, però, non si accontenta: «Per la costa bisogna fare di più. La promessa del sindaco di stanziare 350mila euro per il porticciolo della Bandita finora è rimasta tale. E mentre la Sicilia viene multata a causa dell’inquinamento del mare, noi assistiamo al degrado assoluto dello Stand Florio dell’architetto Basile, del Parco di Acqua dei Corsari con quel terribile Mammellone e della passerella Romagnolo distrutta dopo il grande spreco di soldi spesi per recuperarla. Anche le pulizie fatte dal Comune la scorsa estate sono state insoddisfacenti».

Pennino conclude con una nota amara: «Fino a un mese fa ero consulente del sindaco ma mi sono dimesso perché non ci credo più. Sono 22 anni che lavoro sulla Costa Sud, la mia associazione ha diecimila iscritti ma non abbiamo ottenuto niente. Stiamo lavorando sul progetto del porticciolo della Bandita da quando è iniziato il mandato di Orlando ma ancora non ho visto niente».


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