«Dopo più di un decennio, Catania ritrova uno dei suoi simboli:
la magnifica fontana dei Malavoglia realizzata e installata negli anni ’70». Così il sindaco Salvo Pogliese ha commentato dopo l’accensione della fontana in piazza Verga. «La riconsegniamo ai catanesi e ai turisti completamente restaurata grazie a un certosino lavoro di maestranze della ditta esecutrice e del Comune, che ha portato avanti un’azione di recupero che si è rivelato molto più complessa del previsto. Tanto che siamo dovuti intervenire per incrementare i fondi stanziati per la democrazia partecipata e la compartecipazione della St, per completare l’opera dello scultore nostro concittadino Carmelo Mendola».
Alle 19.55 del 3 settembre,
dopo oltre un anno di lavori, hanno ripreso a funzionare i getti d’acqua del gruppo scultoreo di Mendola, che ha ritrovato il suo colore originario, con un effetto combinato tra le millimetriche intersezioni del basamento, completamente rifatto, producendo il grande effetto scenografico che per quarant’anni ha rappresentato una delle cartoline di Catania. All’evento era presente anche Ileana Mendola, la figlia 90enne dello scultore Carmelo, scomparso nel 1976, pochi mesi dopo l’installazione del monumento per la cui realizzazione aveva impiegato quasi venti anni. Come accompagnamento c’erano le note di Mozart suonate dal quartetto Duprè dell’istituto musicale Vincenzo Bellini, e la lettura dell’attore Angelo Tosto dello Stabile etneo di un brano tratto dal decimo capitolo da I Malavoglia in cui si narra l’evento del naufragio della barca dei pescatori di Acitrezza.
«
È un giorno importante per Catania – ha sottolineato il primo cittadino – perché portiamo a compimento il percorso virtuoso della democrazia partecipata avviato nel 2017, per realizzare un’opera che i cittadini avevano mostrato di volere e che abbiamo ripreso al nostro insediamento, nonostante non fosse arrivata al primo posto nella consultazione. Questa giornata – ha aggiunto Pogliese – segna anche l’avvio simbolico delle celebrazioni verghiane, visto che il prossimo anno sarà il centenario della morte del grande scrittore verista e nostro illustre concittadino».
Il sindaco ha assicurato che
in piazza Verga saranno installate «sette telecamere per la sicurezza e l’ordine pubblico, ma anche a tutela del decoro urbano». Anche queste fanno parte del piano nazionale di quasi 250 telecamere (alcune delle quali già in funzione): un circuito messo in rete per coprire la visione di gran parte del territorio. La prefetta Carmela Librizzi ha concluso ricordando il valore simbolico dell’accensione della fontana nel giorno dell’eccidio di Carlo Alberto Dalla Chiesa, il prefetto di Palermo ucciso dalla mafia, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo, il 3 settembre del 1982.
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