Piazza Sciascia, ditta esclusa dalla gara per riqualificazione Amministratore condannato: ha falsificato esami universitari

Un investimento da 500mila euro, provenienti dai fondi europei secondo la linea annunciata dall’assessore Sergio Parisi. Questo è il valore delle opere di riqualificazione di piazza Sciascia, slargo che si affaccia sul lungomare etneo. Parisi, che nella giunta adesso guidata da Roberto Bonaccorsi detiene la delega ai fondi comunitari e agli impianti sportivi, negli ultimi mesi ha sottolineato il processo di restyling di cui beneficeranno alcuni dei più importanti luoghi di aggregazione. Nuove strutture sportive, illuminazione sostenibile e arredi per tutte le fasce d’età che grazie ai fondi europei avranno l’obiettivo di riqualificare piazza Nettuno, piazza Europa e piazza Sciascia. Ed è proprio quest’ultima a finire sotto i riflettori di Palazzo degli elefanti. La gara era stata aperta lo scorso giugno. Tuttavia, la selezione delle ditte per eseguire i lavori ha subito delle modifiche dopo che una delle partecipanti, selezionate attraverso la piattaforma online, al momento di presentare l’offerta non ha dichiarato una condanna come, invece, previsto dal codice dei contratti.

Si tratta della Cgs Costruzioni Srl che, come riporta il documento a firma del dirigente Paolo Di Caro, ha omesso che «Giuseppe Capodici, amministratore unico della società, è stato condannato dalla terza sezione del tribunale di Palermo, con sentenza del 13 giugno 2019, poi divenuta irrevocabile il 26 maggio 2020», per aver effettuato «accesso abusivo al sistema informatico dell’Università di Palermo in concorso con un pubblico funzionario della predetta amministrazione al fine di falsificare dati ed esami sostenuti». Un passaggio che, aggiunto all’omessa dichiarazione in fase di gara, il Comune ha definito «un evidente e grave deficit di affidabilità professionale del predetto soggetto», escludendo così la ditta dalla procedura e, dunque, annullando la proposta di aggiudicazione che era stata formulata lo scorso 21 luglio. Oltre alla Cgs Costruzioni, avevano fatto pervenire le proprie offerte nei termini previsti le ditte F.lli Anastasi Srl, Drago Srl, Consorzio stabile Concordia e Olimpia costruzioni Srl

La condanna dell’amministratore delegato è emersa in sede di verifica, dal casellario rilasciato dalla procura di Catania il 30 luglio scorso. L’1 agosto, «al fine di valutarne appieno la rilevanza ai fini dell’esclusione», il Comune ha richiesto alla Cgs Costruzioni mediante il servizio comunicazioni del portale Mepa (dove vengono espletate le procedure di gara) di trasmettere copia della sentenza, poi arrivata 24 ore dopo, unitamente alla richiesta di accertamento della non esecutività della sentenza presentata in data 1 marzo del 2021 dal difensore di Capodici al Tribunale di Palermo e ai certificati carichi pendenti. Un comportamento, si legge nel documento del Comune, «contrario al dovere gravante sull’operatore economico concorrente di fornire quante più informazioni possibili». Adesso bisognerà capire se l’accaduto intaccherà i tempi di avvio dei lavori. L’apertura del cantiere, secondo i piani dell’amministrazione, è prevista per il prossimo settembre.


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