Una residente della frazione Tarderia denuncia: «Cumuli di rifiuti ovunque, chi abita in paese butta qui l'indifferenziata». Mentre gli abitanti della zona «sono costretti a gettarla altrove, anche a Catania. Gli addetti non passano mai». Raccolta straordinaria bloccata: «Operai in sciopero, il Comune deve soldi alla ditta». Guarda le foto
Pedara, strade-discarica in periferia «Mancano fondi, bonifica interrotta»
«Chi abita in centro butta in periferia la spazzatura indifferenziata». È la protesta di una residente di
via Cozzarelli a Tarderia, frazione di Pedara. Se n’era accumulata tanta «da impedire il passaggio delle macchine». Allertato dalle segnalazioni il Comune aveva provveduto ad avviare la raccolta straordinaria dell’immondizia. Interrotta e tutt’ora ferma per lo sciopero degli operai. «Mancano i fondi», spiega il vice sindaco Roberto Laudani. E senza controlli né videosorveglianza i cumuli di immondizia sono tornati a crescere.
Da quando lo scorso anno «sono stati tolti tutti i cassonetti e la raccolta porta a porta è stata estesa all’intero Comune – dice a
MeridioNews Enza, una residente di Tarderia – le strade di periferia sono usate come pattumiera da chi vive in centro». Uno slargo di via Cozzarelli è stato trasformato «in una discarica a cielo aperto, dove buttare immondizia, mobili, elettrodomestici e ogni sorta di scarto». Presenze indesiderate a cui vanno ad aggiungersi «il cattivo odore, topi, insetti e altri animali». In condizioni simili si trovano pure altre vie interno, poco battute e scarsamente illuminate.
Messo a conoscenza del problema il Comune ha disposto a partire da settembre una campagna di
raccolta straordinaria, effettuata con un camion dotato di braccio meccanico. Le strade «sono state liberate dal grosso dei rifiuti, ma alcuni – dice Enza, commentando le foto inviate – sono stati dimenticati». L’intervento doveva essere completato nei giorni seguenti dalla nettezza urbana «ma gli operai sono in sciopero – spiega il vicesindaco, che ha preso in delega la vicenda – La ditta non li paga da mesi». Ma è a sua volta «il Comune che, in ragione della disponibilità economica, deve ancora pagare all’impresa parte del lavoro arretrato».
Il blocco dato allo smaltimento, unito all’assenza di controlli sul territorio, ha fatto sì che la spazzatura tornasse ad accumularsi negli stessi luoghi. «Combattere l’inciviltà è difficile – continua Laudani – episodi simili si verificano anche in centro». La soluzione che l’amministrazione proporrà in Consiglio vuole «la costituzione di ronde, fatte da volontari, che sorveglino le zone più soggette allo scarico abusivo». Avranno il compito di pattugliare le strade e avvisare le autorità, in attesa che vengano trovati i fondi «per fare partire un servizio di videosorveglianza». Per chi violerà le regole «sono previste fin d’ora multe superiori a mille euro».
Gli abitanti di Tarderia lamentano anche un altro disagio causato dal servizio di nettezza urbana. «In sette anni che vivo qui – continua Enza – non ho mai visto passare il camion della differenziata». Le uniche due alternative, per non aggiungere rifiuti ai cumuli già presenti vicino casa, sarebbero «lasciare i sacchetti dietro la porta di qualche residente del centro oppure – come ammette di fare la donna – buttarli a Catania». E protesta: «Pago cara la bolletta della spazzatura e ho diritto a un servizio efficiente ogni giorno». Ma la versione del vicesindaco di Pedara è diversa: «I camion di Ecolandia – la ditta incaricata dal Comune – passano anche da Tarderia». E conclude: «Mi impegnerò a organizzare una campagna di informazione sui tempi e i modi della raccolta porta a porta».