I vicini di casa non lo vedevano da giorni. Così, preoccupati, hanno telefonato alle forze dell’ordine. Che hanno trovato il suo corpo all’interno di un tombino nell’area della sua abitazione in via Teocrito, nel Comune di Mascalucia. Domenico Citelli, 71 anni, pensionato, è stato ucciso con un colpo di fucile alla testa. Con le accuse di omicidio aggravato premeditato in concorso e occultamento di cadavere la procura per i Minorenni di Catania starebbe disponendo il fermo di due 16enni. Si tratterebbe del figliastro della vittima e di un suo amico. Il primo dei due viveva con la vittima, nonostante la madre andata via di casa da tempo.

Il cadavere di Citelli, ex dirigente della Regione Siciliana, era avvolto in un sacco, tenuto con delle corde e nascosto nel sottosuolo. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 2.30 del mattino di oggi. A pochi metri dall’abitazione, dove sarebbe stato ritrovato un fucile calibro 12, si trova una sede dell’azienda Mosema, che si occupa di raccolta di rifiuti. Gli operai iniziano a lavorare prima dell’alba e, dicono, chi vivesse in quella casa non lo conoscono. Ma all’ingresso della ditta ci sono le telecamere di sorveglianza: le immagini potrebbero servire per ricostruire quanto accaduto.

L’uomo era sposato e incensurato e, secondo la ricostruzione, era sparito da qualche tempo. Residente a Catania, sembra che abitasse, però, all’interno della villetta di Pedara dove stamattina sono andati gli uomini del reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri, per tutti i rilievi. La possibilità che il delitto fosse da collegare a questioni di criminalità organizzata era stata esclusa sin dalle prime ore. Quando gli inquirenti hanno deciso di concentrarsi sulla sfera personale della vittima, in attesa di concludere il lavoro sul luogo del ritrovamento.