Dalla prossima settimana partirà la raccolta delle firme per il referendum contro le Zone a traffico limitato promosso dai democratici che in consiglio comunale hanno bocciato il contratto di servizio dell'Amat. I grillini si dicono disposti ad aiutare ma solo a patto che i dem presentino «una proposta sulla mobilità integrata»
Pd, al via i banchetti contro i pass Ztl M5s: «Una mano se arriva piano integrato»
Tutto pronto per la raccolta firme promossa dal Partito Democratico per il referendum contro le Ztl, il «nuovo balzello» da 100 euro l’anno che gli automobilisti (con vetture almeno euro 3) dovranno pagare per accedere alle Zone a traffico limitato a Palermo. I primi banchetti organizzati da Pd partiranno dalla prossima settimana e saranno distribuiti in tutta la città per racimolare il maggior numero di adesioni tra i cittadini contro un provvedimento che fin dalla sua approvazione ha sollevato non poche polemiche in maniera trasversale tra le forze politiche a Sala delle Lapidi. «A Palermo non abbiamo solo il centro storico più grande d’Europa, ma anche le Ztl più grandi – dice il vice capogruppo dem in consiglio comunale a Palermo, Sandro Leonardi -. Con la scusa che il costo del pass serve per il tram, si coprono i buchi di bilancio dell’Amat, frutto di una cattiva gestione della società: una fra tutte il car sharing da Palermo a Trapani. Il servizio nel capoluogo siciliano è in perdita e l’azienda lo mette a disposizione di altri comuni».
Il gruppo dem in consiglio comunale, alla vigilia di Natale, ha bocciato, votando contro, il contratto di servizio dell’Amat, la partecipata che si occupa del trasporto pubblico in città, alla quale è stata affidata la gestione del tram per i prossimi 20 anni, fino al 2035. Secondo le stime, i proventi che affluiranno nelle casse comunali dalle Ztl ammontano a circa 30 milioni di euro. A lanciare bordate contro l’assessore alla mobilità di Palermo, anche il segretario provinciale del Pd di Palermo, Carmelo Miceli, per il quale «quelle di Catania sono solo panzanate. Per quanto riguarda le misure antismog il Pd a Palermo non ha una linea diversa dal resto di Italia. Piuttosto – prosegue – contestiamo chi cerca di celare dietro la dicitura provvedimento anti-inquinamento una tassa occulta ed iniqua, frutto di un accordo tra Orlando e Micciché. Catania – aggiunge – invece di puntare il dito contro il Partito democratico si renda conto che amministra insieme a Forza Italia».
Dubbi sulla reale utilità delle Ztl piovono anche dai deputati dem all’Ars, in questo caso dal presidente della commissione Ambiente e trasporti Mariella Maggio che punta il dito contro il malfunzionamento delle centraline che misurano i livelli di smog in città. «Le Ztl devono rispondere alle reali esigenze di difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini. Non vorremmo – spiega – si andasse incontro ad un paradosso: se le centraline elettroniche continuassero a non funzionare non sarà possibile rilevare i livelli di inquinamento di gas e polveri sottili e, dunque, non avremo la possibilità di incidere concretamente sul miglioramento della qualità della vita dei cittadini». Per Maggio, infine, pur non entrando nel merito delle polemiche relative agli esborsi che dovranno affrontare i palermitani, fino a quando «il sistema dell’area metropolitana non sarà a regime, credo che il Comune debba alleggerire il più possibile la pressione sui cittadini e lavorare per potenziare i servizi integrati autobus-tram, per permettere un uso ottimale dei mezzi pubblici».
Dal M5S si apre inaspettatamente uno spiraglio. I grillini, infatti, si dicono disponibili ad aiutare i democratici a raccogliere le firme necessarie per abolire le Ztl ma, in cambio, pretendono un piano integrato sulla mobilità in città. «Una mano per la raccolta firme al Pd di Palermo il M5s può anche darla – dice la deputata del M5S e componente della commissione Ambiente della Camera, Claudia Mannino – ma se si tratta di una iniziativa finalizzata per abolire le Zone a traffico limitato tout court e fare opposizione non serve a nulla. I consiglieri comunali del Pd di Palermo ci sottopongano una proposta sulla mobilità integrata che tenga conto di taxi, tram, i treni e nodi di interscambio, che risponda alle esigenza della città nel 2015». Per i deputati pentastellati le Ztl sono state concepite in modo generalizzato e si traducono in una tassa iniqua per i cittadini: «Se è vero che le Ztl sono istituite come misura anti-smog, a Palermo andava fatta una cernita dei veicoli che possono accedere, calibrata in base alla tipologie di veicoli. Fatte così – conclude – sono un modo per garantire la copertura dei costi per la gestione del tram».