Il Comitato formatosi spontaneamente tra i cittadini dell'hinterland paternese ha raccolto oltre 800 firme da presentare a Città metropolitana e Regione per sensibilizzarle sul tema delle infrastrutture. A un incontro con i tecnici sarebbe emerso che i finanziamenti ci sono, ma mancano le firme sui decreti
Paternò, oltre un milione di euro per le provinciali I fondi necessari per rifare le strade degli agrumi
Dopo le proteste delle scorse settimane da parte di braccianti agricoli, proprietari di fondi e imprenditori che denunciavano lo stato di degrado e di incuria delle strade provinciali ricadenti nell’hinterland di Paternò, i funzionari degli uffici tecnici della Città Metropolitana e dell’assessorato regionale alle Infrastrutture hanno incontrato una folta delegazione di utenti che usufruiscono giornalmente delle provinciali per illustrare i piani di intervento delle autorità competenti. Un faccia a faccia che ha lasciato perplessi i componenti della delegazione, che si aspettavano interventi celeri. «Restiamo in attesa. Francamente ci aspettavano qualcosa di più concreto in tempi decisivamente più ristretti – dichiara Giosuè Arcoria, presidente dell’Anga Catania di Confagricoltura e proprietario di una azienda specializzata nella lavorazione agrumi – Ma qualcosa comunque si muove. Posso dire che non abbasseremo la guardia. Ci hanno detto che entro prossimi ci sarebbero stati atti concreti con la firma del decreto di finanziamento per la realizzazione dei progetti di messa in sicurezza di alcune arterie stradali. Aspettiamo ma non ci fermeremo».
Le strade che versano in condizioni pietose sono la strada provinciale 15 (la strada che da contrada Tre fontane porta a Ponte barca) la 24 (l’arteria che collega Ponte Barca col bivio Iannarello in concomitanza con la strada statale 288) la sp 102/I (il tratto che dal bivio Poggio Monaco porta verso la frazione di Sferro). Sul ponte Gornalunga la sp 74 è chiusa al transito ma solo sulla carta. Qui ignoti hanno rimosso i blocchi e permesso il passaggio delle auto lungo un ponte a rischio cedimenti. Ma non sono solo questi i problemi delle arterie provinciali: avvallamenti, grosse buche, in alcuni tratti si sono verificate frane, ampia vegetazione ai margini della carreggiata, carenza di segnaletica stradale. Il Comitato per le provinciali fino adesso ha raccolto oltre 800 firme per sensibilizzare le autorità preposte.
All’incontro con la delegazione del Comitato erano presenti in rappresentanza della Regione Sicilia e della Città Metropolitana, rispettivamente, Cettina Foti, capo di gabinetto vicario dell’assessorato regionale alle Infrastrutture, Giuseppe Galizia per la Città Metropolitana di Catania, e Salvatore Branchina della Pubbliservizi. I funzionari hanno precisato che sono pronti progetti già finanziati, mancherebbe solo la firma nei decreti. Si prevedono il totale rifacimento delle strade. I cantieri riguardano la sp15 (800mila euro), la sp 24 (360mila euro), e la strada provinciale 74 (150mila euro). Tempi lungi per la sp 74/II, sul ponte Gornalunga. Qui occorrono circa tre milioni e mezzo di euro. Prevista per quest’ultimo progetto una conferenza di servizi tra gli enti coinvolti, ma ancora non è stata fissata una data. «La campagna agrumicola è iniziata – conclude Arcoria – ed è necessario agire in tempi precisi. Come ho detto in un recente passato, il degrado delle infrastrutture influisce negativamente sugli affari delle aziende. Strade in pessime condizioni che non consentono l’accesso di grossi mezzi per il trasporto degli agrumi».