Mancata realizzazione tombe di famiglia ed emergenza sepolture sono state le due tematiche affrontate dal consiglio comunale di Paternò, convocata in seduta straordinaria e urgente dal presidente Filippo Sambataro su specifica richiesta dell’opposizione. Al consesso civico, svoltosi a porte chiuse a causa dell’emergenza Covid ma trasmesso in streaming sul sito ufficiale del Comune, hanno partecipato alcuni componenti del comitato Cimitero Nuovo.
Nelle scorse settimane, avevano criticato l’amministrazione comunale guidata da Nino Naso, in merito alla mancata realizzazione delle tombe. In particolare i componenti del comitato avevano lamentato il fatto che, nonostante due anni addietro avessero sborsato 7500 euro per l’acquisto dell’area in cui costruire successivamente la tomba, la giunta comunale non si fosse ancora attivata per avviare l’iter per l’espletamento della gara d’appalto. Alla seduta consiliare erano presenti il sindaco Naso e il suo vice con delega ai servizi cimiteriali Ezio Mannino, che ha specificato le cause che hanno portato al ritardo nell’espletamento della gara. «A causa dei pagamenti da parte degli assegnatari delle tombe che sono arrivati con estremo ritardo e della nostra decisione di dare a tutti la possibilità di avere la concessione, siamo giunti al 31 dicembre del 2019, con quasi 600mila euro in meno rispetto alla realizzazione dell’opera che prevede 310 tombe».
Il vicesindaco ha evidenziato che si tratta di un lavoro inserito nel piano triennale delle opere pubbliche e che deve essere realizzato in toto, quindi era necessario vendere tutte le aree perche l’intera opera veda la luce. «Siamo in fase di progettazione esecutiva – ha proseguito Mannino – e subito dopo l’approvazione del bilancio potremmo lavorare per appaltare la gara che avverrà entro l’anno. La base d’asta sarà di oltre due milione e cento mila euro». Il comitato, alla fine dei lavori, si è detto parzialmente soddisfatto per quanto garantito dalla giunta comunale. «Abbiamo fatto notevoli progressi rispetto al passato – ha detto Nunzio Peci, componente del comitato – A questo punto bisogna aspettare».
Critica invece Maria Cavallaro, altra esponente del comitato. «Molti di noi si sono indebitati per l’acquisto. Sentire che i lavori partiranno nel 2021, per poi averli ultimati, si spera, l’anno dopo, non mi ha lasciato per nulla contenta». Contrastanti le posizioni dell’opposizione. «Avevamo chiesto all’amministrazione di dare una data certa sull’avvio dei lavori. Non si può allungare il brodo», ha detto Anthony Distefano. Il pentastellato Marco Gresta si dice soddisfatto per le risposte date dalla giunta, mentre per Agata Marzola (Alleanza Per Paternò) si è di fronte a «una situazione di emergenza e a distanza di due anni non è stata indetta ancora nessuna gara per dare cosi una risposta a tutti coloro che si sono privati dei propri risparmi».
Per quanto riguarda il trasloco delle bare, in tutto oltre 270, seppellite provvisoriamente in loculi o tombe acquistate in vita dai proprietari, avrà inizio da martedì 7 luglio e saranno trasferiti nel manufatto prefabbricato collocato nel cimitero via Balatelle.
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