L'edificio da qualche tempo è stato riconvertito in centro polivalente per attività culturali. Stanotte, però, è stato bersaglio di un furto che ha danneggiato l'associazione che lo gestisce. «Ma dimostreremo che la parte sana della città non si ferma», spiegano i volontari
Paternò, la stazione San Marco violata dai ladri Volontari: «Andare avanti? Difficile ma lo faremo»
Un furto si è registrato, stanotte, all’interno della Stazione San Marco di Paternò, luogo diventato, dopo il recupero da parte dell’associazione SUdS (Stazioni unite del Simeto), un centro polivalente per attività culturali. Uno dei frutti del lavoro dell’associazione, impegnata nella valorizzazione della vecchia tratta delle Ferrovie dello stato Motta Santa Anastasia- Regalbuto, lunga 53 chilometri, che si snoda dal Simeto al Lago Pozzillo. La città si trova così, ancora una volta, a vivere a due velocità dal punto di vista del senso civico. Da una parte esistono numerose associazioni non profit impegnate nella riqualificazione del territorio comunale; dall’altra non si arrestano atti vandalici e furti ai danni di edifici pubblici.
L’accaduto è stato scoperto dai volontari di
SUdS: «Stanotte qualcuno ha scassinato l’ingresso rubando diverso materiale fra attrezzi per i lavori di manutenzione della stazione e attrezzature necessarie per la realizzazione degli eventi (amplificazione, faretti, cavi, ecc…) – racconta sui social Claudia Barcellona, una delle responsabili dell’associazione – ma la stazione San Marco è un luogo della città e dei cittadini, è il luogo messo a nuovo da tanti volontari che hanno donato il loro tempo, forza lavoro, beni personali, che hanno investito denaro proprio per acquistare tante piccole cose per renderla funzionale; è il luogo che ha ospitato ricercatori e studenti dell’altra parte del mondo, in cui si sono raccontate storie ed esibiti artisti da diverse parti d’Italia». Dinanzi a tanta amarezza e rabbia, c’è la consapevolezza da parte della volontaria di non cedere: «Sarà difficile organizzarci senza attrezzatura ma è più che mai necessario farlo, non tanto e non solo per dimostrare che anche contro il malcostume, la pochezza, la delinquenza, lo sfregio, la parte sana della città reagisce e va avanti, quanto perchè quest’ultima possa essere sempre più corposa».
Di poche parole il presidente di SUdS Salvo Ferlito: «La speranza che il progetto di riqualificazione voluto dal comune di Paternò e dalle associazioni – ha detto a MeridioNews – possa concretamente invertire la rotta. SUdS continuerà a promuovere le attività culturali». Stamane, intanto, durante un sopralluogo dell’associazione assieme a Rfi al casello ferroviario di contrada Junco, è stato rinvenuto all’interno dell’edificio uno scooter abbandonato. L’associazione ha segnalato l’accaduto ai carabinieri, poi intervenuti rimuovendo il mezzo. I militari hanno avviato le opportune verifiche per accertare la provenienza, probabilmente furtiva, del veicolo.