La struttura all'interno del Santissimo Salvatore ha chiuso i battenti, come previsto dal piano regionale di rimodulazione della sanità siciliana. Mantenute solo guardia diurna, osservazione breve e day hospital. Giovedì incontro tra il primo cittadino Mauro Mangano e il direttore generale dell'Asp
Paternò, chiude il reparto pediatria I ricoveri all’ospedale di Biancavilla
Adesso è ufficiale. Il reparto di pediatria dell’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò ha chiuso i battenti, come previsto dal piano regionale sulla rimodulazione della sanità siciliana, tutto verrà trasferito al Maria Santissima Addolorata di Biancavilla. Si tratta di una disposizione del direttore sanitario del Distretto Ct2 dell’Azienda sanitaria provinciale, Salvo Calì. Di conseguenza non ci saranno più ricoveri, ma resteranno operativi l’ambulatorio di pediatria fino al prossimo 31 dicembre e la consulenza al pronto soccorso paternese.
Nel provvedimento si legge che «i ricoveri pediatrici vengono effettuati presso l’unità operativa del presidio di Biancavilla». La continuità assistenziale sarà «assicurata con un turno di pronta disponibilità festiva e notturna esteso ad entrambi i presidi avvalendosi di tutti i dirigenti medici afferenti alle due unità operative». Mantenute la guardia attiva diurna, l’osservazione breve, le attività di day hospital e day service, «nonché le attività ambulatoriali presso l’unità operativa di Paternò sino al 31 dicembre – prosegue la nota – Nessun servizio quindi verrà meno e nessun disagio all’utenza sarà arrecato in quanto, soltanto l’eventuale ricovero pediatrico potrà essere disposto presso l’unità operativa di Biancavilla».
Fa sentire la sua voce Orazio Lopis del comitato Difendiamo l’ospedale che parla dell’ennesima «attuazione del piano che porta a spogliare l’ospedale, senza che però venga attuato quando prevede il piano di rimodulazione; uno scippo continuo in piena regola». Il sindaco di Paternò Mauro Mangano ha chiesto e ottenuto per giovedì un incontro col direttore generale dell’Asp Giuseppe Giammanco: «Stanno togliendo, ma pretendiamo il rispetto degli accordi presi – afferma il prima cittadino – È stato sistemato il centro trasfusionale e il resto quando concordato. Adesso basta vogliamo fatti».
Inoltre il sindaco, appartenente al Partito democratico, ha criticato il comportamento di alcuni esponenti del suo partito – in particolare le deputate Concetta Raia e Luisa Albanella, Angelo Villari e il sindaco di Biancavilla Pippo Glorioso -, i quali hanno incontrato il direttore generale Giuseppe Giammanco, presso il quale è stata perorata la causa del nuovo padiglione dell’ospedale di Biancavilla ancora in fase di completamento e che avrebbe dovuto entrare in funzione già da oltre un anno. «Il Pd o alcuni suoi esponenti devono tenere un comportamento univoco – attacca Mauro Mangano – Non devono esserci favoritismi a favore di quello a svantaggio di un altro».
Nell‘incontro che la deputazione regionale e nazionale del Pd ha avuto con Giammanco si sono affrontate diverse questioni: «Abbiamo voluto incontrare il neo direttore dell’Azienda provinciale – specifica Concetta Raia – per rappresentargli la necessità di predisporre tutti gli atti che mirino a una valorizzazione e potenziamento complessivi degli ospedali del territorio, come Paternò, Biancavilla, Caltagirone, Militello, Bronte, Giarre e Acireale». I parlamentari si augurano quindi che si mettono in atto le azioni necessarie per rendere le strutture sanitarie catanesi funzionali ed efficienti per il bene sia dei cittadini che per gli operatori della sanità. «Quelli della provincia catanese sono strutture di eccellenza e di riferimento di un ampio bacino di utenza che fanno capo all’Asp – evidenzia la deputata Luisa Albanella – aspettiamo con ansia la prospettata apertura del presidio di Biancavilla». Angelo Villari ha tenuto a parlare dell’anomala situazione del punto nascita del Castiglione-Prestianni di Bronte. «Resta aperta la questione dei punti nascita, primo fra tutti, quello di Bronte per il quale attendiamo l’esito dell’incontro fissato per la settimana prossima tra l’assessore regionale Baldo Gucciardi e la ministra Beatrice Lorenzin perché il governo nazionale accordi le deroghe chieste dalla Regione Sicilia».