La struttura comunale da anni è nel mirino di chi pensa di utilizzare i beni pubblici come luogo per sfogare violenza. In prospettiva una soluzione potrebbe passare dalla convenzione con l'istituto agrario
Paternò, Casa Coniglio abbandonata e vandalizzata Nell’ultimo raid portato via anche il cancello in ferro
Sembra non esserci più nulla da fare. Casa Coniglio, la struttura comunale di Paternò che ospita un centro diurno per anziani al piano terra e un’altra per minori al primo piano, è totalmente distrutta, abbandonata alla mercé dei vandali. Non si contano più gli episodi di inciviltà perpetrati in tutti questi anni ai danni dell’immobile. In tutte queste occasioni il Comune di Paternò non ha saputo trovare le giustre contromisura, dando l’impressione di arrendersi. La resa delle istituzioni locali è ormai evidente. Gli ultimi danneggiamenti risalgono alle scorse settimane: qualcuno ha portato via il cancello d’ingresso in ferro e la ringhiera al primo piano. A ciò si aggiunge la rottura dei vetri delle porte d’accesso alla struttura, mentre a piano terra le stanze sono state messe a soqquadro e gli infissi e la mobilita distrutte. I ladri hanno poi portato le botole dei pozzetti d’ispezione, la centralina e i cavi elettrici.
Anche al piano superiore le cose non vanno meglio: a luglio dell’anno scorso un incendio era stato appiccato. Ad andare a fuoco anche il materiale didattico – quaderni e giornali – usato dalle associazioni che utilizzavano la struttura, molte delle quali hanno scelto, nel corso degli anni, di lasciare Casa Coniglio. L’amministrazione comunale aveva avviato un’interlocuzione con l’Inps, per chiedere il trasferimento degli uffici da viale dei Platani alla struttura comunale, così da tenere lontani i vandali ma alla fine non se n’è fatto nulla.
Dovrebbe invece partire, ma il condizionale è d’obbligo, la convenzione che il Comune ha stipulato con l’istituto agrario Santo Asero di Paternò, che prevede la gestione oltre seimila metri di area a verde di pertinenza di Casa Coniglio, con obiettivo di creare un’azienda didattica.