Il segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani chiede chiarezza in merito all'accordo che sarebbe stato raggiunto tra Rfi e Sis: «un tema importante da un lato per la mobilità cittadina e dall’altro per la vita di centinaia di lavoratori»
Passante ferroviario, sono salvi i 261 operai? «Continua iter per il licenziamento collettivo»
«La vicenda del passante ferroviario di Palermo sta assumendo contorni paradossali. Le istituzioni locali, l’ente appaltante e l’impresa appaltatrice dicano la verità». Queste le dichiarazioni di fuoco di Paolo D’Anca, segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani in merito alla vicenda dei 261 licenziamenti annunciati dalla Sis che sarebbero stati scongiurati da un accordo arrivato ieri.
D’Anca aggiunge: «Oggi leggiamo sugli organi di stampa che Rfi e Sis hanno trovato un accordo tale da scongiurare i licenziamenti e portare a termine l’opera. E sempre oggi il centro regionale dell’Impiego convoca una riunione per il prossimo 15 maggio per proseguire l’iter relativo al licenziamento collettivo di tutti i lavoratori del cantiere del passante ferroviario. Siamo alla beffa».
Il sindacalista si riferisce a quanto riportato stamattina da alcuni giornali in merito all’accordo che sarebbe stato quindi raggiunto ieri a Roma tra Rfi e Sis per completare il tratto del passante ferroviario che collega la stazione Notarbartolo e l’aeroporto Falcone-Borsellino. Dopo le polemiche scaturite dopo la comunicazione dei licenziamenti quindi ora ci sarebbe la volontà per chiudere il capitolo lavori, che va avanti da tre anni, prima dell’estate. Ma qualcosa ai sindacati ancora non quadra.
Sulla vicenda infatti pesano comportamenti contraddittori secondo il segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani: «Occorre fare chiarezza su un tema così importante da un lato per la mobilità cittadina e dall’altro per la vita di centinaia di operai». Rfi e Sis, aggiunge, «dicono di voler completare il passante ferroviario. Non possiamo che esserne lieti, a patto che ci dicano con quali maestranze intendono farlo, dato che negli uffici della Regione continua ad andare avanti il procedimento di licenziamento collettivo dei lavoratori».