Partinico, bene confiscato diventa una guardia medica Candela: «Un punto di riferimento per l’intera comunità»

Nuovi arredi, nuove attrezzature e soprattutto una nuova storia per l’immobile di 150 mq di via Benevento 26 a Partinico, che da oggi ospiterà la nuova guardia medica, realizzata dall’Asp di Palermo. Una struttura autonoma con ingresso indipendente dotata di spazi esterni e fornita attrezzature  ad hoc per dialogare con l’utenza. Dotata anche di un’ampia sala d’attesa, servizi igienici dedicati anche ai diversamente abili, un ambulatorio, un altro servizio igienico dedicato alla sala visite ed uno spogliatoio per il personale medico, climatizzatori e impianto di videosorveglianza, per una spesa totale di 40mila euro. «La struttura versava in precedenza in stato di completo abbandono – spiega il Direttore sanitario dell’Asp, Salvatore Russo – era stata anche oggetto di saccheggiamenti e atti vandalici. Dopo i lavori di ristrutturazione e riqualificazione, è diventata una delle migliori guardie mediche dell’azienda». 

Fino a qualche anno fa il bene altro non era che un magazzino di proprietà di un imprenditore edile locale, Gaetano Lunetto, detto zu Tanino. È il 2009 quando la Dia di Palermo gli confisca parte del patrimonio immobiliare, per un valore complessivo di oltre tre milioni di euro. A fare scattare il provvedimento dell’ufficio Misure di prevenzione è il racconto di alcuni pentiti, che lo descrivono come una personaggio vicino a Giovanni Brusca. Lunetto, secondo loro, sarebbe un uomo d’onore della famiglia di Partinico coinvolto, oltre che negli affari imprenditoriali, anche in quelli dello spaccio di droga.

Ma già tre anni prima, nel 2006, a tradirlo erano stati alcuni pizzini ritrovati nell’ultimo covo di Bernardo Provenzano. Due lettere, in particolare, in cui Totuccio Lo Piccolo, boss di San Lorenzo, lo indicava come il nuovo referente della famiglia mafiosa di Partinico. L’investitura gli sarebbe arrivata addirittura dal capo dei capi, Totò Riina. Avrebbe gestito, secondo quanto riportato nella missiva del padrino, gli affari della cosca, dalla riscossione del pizzo in paese fino all’infiltrazione in alcuni complessi turistici noti e avviati. Pizzini che hanno fatto scattare l’arresto di Lunetto, già colpito da una condanna a dieci anni per associazione mafiosa.

Una collaborazione, quella con Cosa nostra, che risalirebbe agli anni ’80 e che gli avrebbe consentito di mettere da parte un patrimonio di tutto rispetto. Nell’elenco dei beni confiscati di sua proprietà, infatti, ci sono numerosi appezzamenti di terreno divisi tra Partinico e Borgetto, appartamenti, garage e magazzini. Ma anche uffici sparsi fino a Palermo e negozi, società, ditte e conti correnti. 

«Un bene confiscato alla mafia diventa un punto di riferimento per l’intera comunità che potrà usufruire di prestazioni mediche in locali efficienti e funzionali. Siamo orgogliosi di potere consegnare ai cittadini di Partinico una struttura che assume anche il valore di un vero e proprio presidio di legalità», è il commento del commissario dell’Azienda sanitaria provinciale Antonio Candela, presente all’inaugurazione di questa mattina, insieme al direttore del Distretto 41 Silvana Muscarella, al procuratore generale di Caltanissetta Sergio Lari e al commissario di Partinico Maurizio Agnese.

Silvia Buffa

Recent Posts

Nasce il nuovo movimento di Lombardo-Lagalla-Miccichè, che non ha ancora un nome e un simbolo: «Ma resteremo fedeli al centrodestra»

«Alla fine, una novità neanche troppo nuova». Parole di Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, uno…

4 ore ago

Palermo, folgorata da una scarica elettrica. Morta dopo due mesi in Terapia intensiva

Era rimasta folgorata mentre stava lavorando in una trattoria in corso dei Mille a Palermo. Dopo…

6 ore ago

Catania, incendio in una casa di via Guarnera: nell’appartamento anche una bombola di Gpl

Stamattina a Catania si è sviluppato un incendio in un'abitazione al piano terra di uno…

8 ore ago

Furto con spaccata in negozio Swarovski a Palermo. Indaga la polizia

Furto con spaccata all'alba di stamane a Palermo, in via Ruggero Settimo. I ladri hanno preso di mira…

9 ore ago

Migranti, bimba di 11 anni unica superstite di un naufragio salvata da una ong. «L’abbiamo sentita gridare»

Una bambina di 11 anni è stata salvata al largo di Lampedusa: sarebbe l'unica sopravvissuta…

10 ore ago

Caso Scieri, anche in Appello condannati due ex caporali. Sono accusati di concorso in omicidio

La corte d'assise d'appello di Firenze ha condannato Alessandro Panella e Luigi Zabara, accusati di…

10 ore ago