Cambiano i vertici delle partecipate comunali, ma a tornare alla ribalta sono soprattutto ex uomini del centrodestra. «Il sindaco Enzo Bianco sta applicando il manuale Cencelli anche nella spartizione delle partecipate». È così che Giovanni Lo Schiavo, sindacalista dell’Amt, inquadra le nuove nomine dell’azienda del trasporto urbano catanese. Dopo l’assemblea dei soci, è confermato l’arrivo alla presidenza di Puccio La Rosa, ex Pdl e volto storico della destra catanese, ora vicino a Luca Sammartino. Dopo i rumors che vogliono Nuccio Lombardo – ex Udc e Mpa e attuale capogruppo di Articolo 4 in consiglio comunale – nuovo assessore alle Attività produttive, sarebbe questo il secondo passo del patto d’acciaio stretto tra il primo cittadino etneo e il deputato regionale, ex delfino di Lino Leanza nell’Udc e ora enfant prodige del Partito democratico.
Ma non solo. Un altro sammartiniano ed ex consigliere comunale del Mpa, Alessandro Corradi, sarebbe il volto nuovo alla guida della Sidra, mentre Giuseppe Marletta, ex assessore di Raffaele Stancanelli, starebbe per prendere il timone dell’Asec trade. Esce fuori dal coro dell’infornata di destra Giovanni Giacalone – fedelissimo di Bianco – che, dopo l’addio di Michele Giorgianni, si avvia a diventare il nuovo presidente della Catania Multiservizi. Giacalone era stato appena nominato, lo scorso agosto, vicepresidente di Sostare.
Nomine ancora in attesa di conferma. Tutte tranne quella di Giacalone e La Rosa. Quest’ultima confermata dal suo nuovo braccio destro, ex presidente dell’azienda, Carlo Lungaro: «Da giugno ho finito il mio incarico e avevo chiesto di andar via – spiega Lungaro a MeridioNews – ma mi rendo conto che mancando il direttore generale non si poteva lasciare l’azienda senza continuità e quindi, responsabilmente, ho accettato di restare accanto a La Rosa, per amore di questa città».
Una decisione contestata aspramente dal sindacato dei lavoratori Amt, Fast Confsnal che attacca l’ex presidente e parla di «scelta irresponsabile» del sindaco Bianco. «Bianco mette Lungaro vicepresidente? Lui è quello che ha portato l’azienda al massacro, è questo il segnale di discontinuità? – si chiede Lo Schiavo – Lungaro è chiaramente inadeguato, è stato lì solo per esigenza del sindaco, nonostante abbia condotto tutti noi sull’orlo del fallimento. Ora vedremo cosa farà La Rosa, ma Bianco dovrebbe spiegare ai lavoratori e a tutti i cittadini i motivi di questa scelta».
A confermare infine il nome di Giacalone a capo della Multiservizi è l’ormai ex presidente Michele Giorgianni che riserva al nuovo arrivato parole di incoraggiamento e di stima. «So che Giovanni è una persona estremamente energica e dinamica – afferma Giorgianni -. Spetta a lui ora interpretare questo nuovo ruolo non come una nomina politica ma come impegno per i lavoratori. Dal mio punto di vista – conclude – il limite di tre anni come durata del mandato è giusto ed è fatto per non cristallizzare posizioni di potere».
Le nuove nomine arrivano in un momento delicato della vita amministrativa della città. Con il piano di rientro e il bilancio previsionale del 2016 ancora da approvare. L’amministrazione potrebbe uscire rinforzata in consiglio comunale dopo il valzer di poltrone.
Una processione vissuta in preghiera con la sospensione di tutti i segni festosi. Niente banda…
Un uomo, 29enne originario del Bangladesh, è stato accoltellato la scorsa notte a Palermo, nel mercato…
La Polizia, a Catania, ha denunciato un 20enne responsabile del furto di un borsello all’interno…
I carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Marsala hanno arrestato in flagranza un 35enne…
Un operaio irregolare, originario del Màghreb, è stato abbandonato per strada nell'isola di Panarea, lontano…
«Dopo un anno di silenzio assordante alle richieste di soluzioni, nessuna risposta è stata data,…