Parco dell’Etna, fiamme dolose su versante ovest Decine di ettari in fumo, il bosco brucia da 24 ore

Piano Mirio, a Biancavilla, ha bruciato per 24 ore consecutive. Il bosco in zona B del parco dell’Etna ha preso fuoco intorno all’ora di pranzo di ieri e non ha smesso fino a oggi, quando gli uomini del corpo forestale hanno iniziato quelle che definiscono «opere di bonifica». Per evitare che si sviluppino nuovi roghi. L’area boschiva incendiata, probabilmente per mano dell’uomo, non è ancora stata delimitata e la quantità di terreno distrutta dalle fiamme non è definita. Si parla di più di una decina di ettari, ma i rilievi dei prossimi giorni offriranno un’idea più chiara del danno.

Tra ieri e oggi sono stati più di 50 i forestali impegnati a spegnere il rogo. Ai mezzi a terra si sono sommati tre canadairdue ieri e uno oggi – che hanno effettuato in totale una trentina di lanci d’acqua. «Non siamo riusciti a spegnere le fiamme in un solo giorno, ma lo avevamo notevolmente contenuto», spiega Gianluca Ferlito, comandante del nucleo provinciale di Catania del corpo forestale. «Stamattina abbiamo trovato alcuni focolai che avevano preso forza durante la notte – continua il responsabile – Ma dopo un giorno intero di intervento la situazione è ormai interamente sotto controllo».

Si tratta del secondo grosso incendio all’interno dell’area del parco del vulcano etneo. All’inizio di questa settimana a bruciare erano stati i boschi di contrada Timpone ad Adrano e contrada Sparavita a Zafferana etnea. Anche in quel caso per spegnere le fiamme, dolose pure lì, è stato necessario un intervento massiccio delle forze dell’ordine. A bruciare erano state per lo più roverelle, lecci e castagni, oltre che arbusti di vario genere tipici della macchia mediterraneaUn danno anche per i cittadini oltre che per gli animali: «L’assenza di fogliame, arbusti, cespugli di qualunque tipo essi siano,aumenta il rischio di dissesto idrogeologico delle zone a valle perché viene a mancare la trattenuta del terreno», aveva spiegato a MeridioNews Corrado Vigo, presidente dell’Ordine degli agronomi etnei.


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