Sport e attività motorie, ma anche laboratori, dibattiti e momenti di confronto e informazione. Tutto questo avrà luogo nello spazio verde del Foro Italico, dove verranno anche piantati tre nuovi ficus donati dall'orto botanico
Parco della Salute, previste oltre 40 iniziative «Per diffondere tra la gente stili di vita sani»
Sport, laboratori ed eventi al Parco della Salute, dedicato a Livia Morello, la figlia diciottenne del giornalista Angelo scomparsa prematuramente a causa di una cardiopatia. Lo spazio di via Umberto I, al Foro Italico, si farà luogo ideale di attività all’aria aperta, ma anche per momenti di dibattito e confronto in tema di salute e benessere. Dalla prevenzione agli accertamenti diagnostici, gli argomenti saranno affrontati anche attraverso laboratori, sportelli d’ascolto ed eventi sociali finalizzati a raccolte fondi da destinare a chi ha bisogno di una mano.
Queste le iniziative previste per il Parco della Salute, dove verranno piantati, con la collaborazione di bimbi e ragazzi autistici, tre nuovi ficus donati dal vicino orto botanico e presentati più di 40 eventi, in parte anticipati questa mattina alla conferenza organizzata al circolo dei Canottieri. «Il Parco della Salute, oggi una realtà in città, rappresenta un’iniziativa di natura sociale, aperta alla collettività, che ha riqualificato una porzione di costa urbana attribuendole la funzione di area verde attrezzata e che eroga servizi socio-sanitari e socio-assistenziali grazie alla collaborazione di enti di natura diversa – spiega il direttore del parco, Daniele Giliberti -. Le finalità ultime dell’iniziativa, avviata con successo in altre città d’Italia e d’Europa è la diffusione nella collettività della cultura di stili di vita sani, di promozione dell’attività motoria e della vita attiva all’aria aperta, della tutela della salubrità ambientale».
Al Parco della Salute verranno erogati accertamenti diagnostici elettrocardiografici gratuiti per i minori che parteciperanno alle attività, per mettere a nudo eventuali patologie silenti a carico dell’apparato cardiocircolatorio, prevenendo in tal modo morti improvvise. Il Parco è, insomma, un luogo cardioprotetto.