Il cronista di giudiziaria e presidente dell'Ordine professionale nel mirino del patron rosanero. «Le aggressioni ai giornalisti - si legge nel documento sindacale - sono un fenomeno ormai nazionale, che ha caratteristiche di varia natura; da quelle fisiche, a quelle verbali, a quelle professionali»
Palermo, Zamparini attacca giornalista Arena Assostampa esprime la propria «Solidarietà»
L‘Assostampa siciliana, il sindacato isolano dei giornalisti, esprime la propria solidarietà a Riccardo Arena, cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia e presidente dell’Ordine dei giornalisti regionale. «L’ennesima aggressione verbale, ormai nota, quella del presidente del Palermo Calcio, Maurizio Zamparini, nei confronti del cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, Riccardo Arena – scrive in una nota il sindacato -, esposto a una ingiusta, ingiustificabile e inaccettabile gogna mediatica attraverso il sito della stessa società calcistica, ripropone la questione del delicato ruolo dell’informazione e della sua tutela».
«Le aggressioni ai giornalisti – si legge ancora nel documento sindacale – sono un fenomeno ormai nazionale, che ha caratteristiche di varia natura; da quelle fisiche, a quelle verbali, a quelle professionali. Sono un segnale preciso che la società italiana si avvia ormai verso una intolleranza di fondo, a 360 gradi. E che in molti casi bisogna vigilare sui social e sul loro ruolo. La Sicilia, purtroppo, non fa eccezione».
La nota dell’Assostampa entra nel merito della questione: «Nel caso specifico la ‘colpa’ del collega Arena, tra l’altro presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia – osserva il sindacato regionale dei giornalisti – sarebbe, secondo il patron rosanero, quella di avere dettagliatamente informato i suoi lettori della delicatissima indagine in corso sulla società di Zamparini che ha portato già a due perquisizioni da parte della Guardia di Finanza con diverse persone indagate».
L’Associazione siciliana della Stampa, «nel ribadire la propria solidarietà al collega Arena, esprime preoccupazione verso un “modus” (oggi di Zamparini, ieri di altri) di infangare i cronisti per distogliere l’attenzione da se stessi e di rispondere non con notizie e repliche circostanziate ma con insulti e fango».