C'e' un sospetto caso di malaria tra i migranti soccorsi dalla nave militare della marina orione sbarcati questa mattina nel porto di palermo. Due extracomunitari sono stati soccorsi nella notte dal personale del 118 e portati in ospedale. Uno, a quanto pare, sarebbe solo diabetico, l'altro aveva sintomi sospetti.
Palermo, tra i migranti sbarcati caso sospetto di malaria. Ma ci dicono di stare tranquilli…
C’e’ un sospetto caso di malaria tra i migranti soccorsi dalla nave militare della marina Orione sbarcati questa mattina nel porto di Palermo. Due extracomunitari sono stati soccorsi nella notte dal personale del 118 e portati in ospedale. Uno, a quanto pare, sarebbe solo diabetico, l’altro aveva sintomi sospetti.
Dove è stato ricoverato al momento non è dato sapere. Nè si hanno altri dettagli sui sintomi che il povero migrante mostrava. Come ormai sappiamo la parola d’ordine in questi casi è minimizzare per non diffondere il panico. Il che è comprensibile, ma il sospetto è che, come hanno denunciato più volte sia numerosi parlamentari che diverse associazioni e sindacati di polizia, in realtà, il Governo italiano, stia sottovalutando i rischi sanitari legati all’immigrazione. Si è rasentato il ridicolo, ad esempio, quando si è tentato di negare che alcuni agenti sono stati contagiati da Tbc. La versione ufficiale è che non sono malati, ma ‘solo’ cutipositivi, che significa infetti che non hanno sviluppato la malattia, portatori sani, insomma. Che non è certo una buona notizia.
Non solo. Ieri, ad esempio, vi abbiamo dimostrato come sull’allarme Ebola le parole del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, non siano in sintonia con quelle dell’Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie. L’esponente del Governo Renzi non fa che ripetere che non c’è nessun pericolo che l’ebola arrivi con i migranti. Per l’ente europeo, invece, come vi abbiamo raccontato nel dettaglio qui, il rischio, anche se minimo, c’è e “le conseguenze sarebbero devastanti per i centri d’accoglienza”.
Che Dio ci aiuti.
Le 423 persone giunte stamane saranno ospitate nei centri della Caritas. “Verranno accolti per questi primi giorni prima di essere trasferiti in altri centri della provincia o in Italia – dice Sergio Mattaliano direttore della Caritas – Chiedo a tutti gli enti preposti all’accoglienza di mantenere alto l’entusiasmo per accogliere questi fratelli perche’ ne arriveranno ancora tanti”.