«Io a Ismaele La Vardera non l’ho toccato. Sta facendo la Iena continuando a prendere in giro quelli che gli hanno creduto. Gente che ha fatto debiti per la campagna elettorale». Questa la versione di Francesco Benigno sul diverbio avuto ieri con il candidato sindaco di Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e Il Centro Destra. «Ieri sera ero andato al comitato per incontrare un leader nazionale. Si parlava con La Vardera del risultato elettorale – continua -. Poi lui è diventato serio e mi ha detto che di diventare sindaco non gli interessava nulla. Aveva realizzato un documentario sulla politica siciliana per denunciare il malaffare. Poi mi ha detto che anche io, nel corso della campagna elettorale, gli avevo detto che, se fossi diventavo consigliere comunale, mi sarei battuto per fare lavorare gli attori palermitani. Quindi anche io facevo politica per interessi». A questo punto sarebbe scoppiata la lite, solo verbale secondo la ricostruzione di Benigno.
«Ho solo chiesto ai due cameraman di interrompere le riprese e uscire. Hanno cominciato a riprendermi nello stile de Le Iene – aggiunge l’attore – Mentre cercavo di farli uscire hanno spinto la mia compagna, che ha sbattuto la gamba contro un piede della scrivania, provocandosi una ferita. A questo punto ho afferrato le telecamere e le ho rotte. Ho chiamato io i carabinieri per denunciare quanto successo e per fare sequestrare il video girato». Nelle parole dell’attore, ieri non ci sarebbe stata nessuna violenza. «Io non sono stato violento e sono stanco di passare per una persona violenta . aggiunge -. Poi lui si è fatto mettere il collare dai sanitari del 118 per continuare la scena».
Un presunto bluff forse non troppo nascosto. O almeno così dice oggi Benigno che, da attore, racconta di aver avuto qualche sospetto. E non solo lui. «Mio figlio, che ha 19 anni, mi ha detto “Questo sta girando un servizio per Le Iene“ – conclude -. Lui in questi mesi ha registrato tutto e penso adesso potrebbe succedere qualcosa di grosso». In queste ore, intanto, sono diversi i sostenitori dell’ex candidato sindaco 24enne a masticare amaro. Come Gabriele Citarrella, candidato all’ottava circoscrizione e presidente del comitato Via Sicilia: «Sono rimasto basito. Se è tutto vero, valuterò se rivolgermi a un legale per tutelare i miei diritti. Io ci ho messo la faccia, da cinque anni lavoro nel quartiere con un piccolo comitato civico e non vorrei che il lavoro fatto finora svanisca». Dal canto suo, contattato da MeridioNews, La Vardera per il momento dice solo «no comment» e rimanda tutto ai prossimi giorni.
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