La Juventus fa valere la legge del più forte e si impone al Barbera con il risultato di 3-0. I bianconeri impongono così al Palermo la quarta sconfitta interna dopo quelle con Sassuolo, Roma ed Empoli. I rosa vengono puniti in seguito a due svarioni difensivi che consentono a Mandzukic, Sturaro e Zaza di regalare i tre punti ai campioni d’Italia. Le reti arrivano tutte nella ripresa, dopo un ottimo primo tempo dei rosanero dal punto di vista difensivo. Nella seconda frazione di gioco, la classe degli ospiti ha avuto la meglio, permettendo alla squadra di Allegri di riaffacciarsi prepotentemente nelle zone alte della classifica. Dopo l’ottima prestazione offerta a Roma contro la Lazio, per la compagine di Ballardini si tratta di un brutto passo indietro, con la zona retrocessione ora pericolosamente vicina.
Gara giocata a viso aperto, con entrambe le squadre ben messe in campo dai rispettivi allenatori. Nel primo tempo, la Juventus prova a far valere il maggior tasso tecnico, sciupando però le occasioni create. A provarci sono soprattutto Mandzukic, Pogba e Dybala. Il Palermo prova a rispondere con Gilardino e Vazquez, ma la manovra rosanero appare a volte improvvisata, con la migliore occasione capitata proprio all’ex viola che da buona posizione spedisce fuori.
Il ritmo non cala nella ripresa, la gara è combattuta ma a spezzare l’equilibrio è Mandzukic che sovrasta Struna e mette in rete di testa. Il modo in cui Ballardini prova a leggere la partita lascia quasi di stucco: il tecnico chiama fuori Hiljemark e anche Gilardino per inserire Quaison e Trajkovski. Forse per dare maggiore imprevedibilità alla manovra offensiva rosanero. Il macedone quasi lo ripaga tentando la rovesciata in area bianconera, con palla finita a lato. All’89’ arriva il raddoppio ospite: difesa siciliana troppo aperta e Sturaro può così agevolmente battere Sorrentino. Nel recupero arriva così il tris firmato da Zaza, con un sinistro sul primo palo che non lascia scampo al portiere rosanero.
Un capitolo a parte lo merita sicuramente Paulo Dybala, l’uomo più atteso del match. L’atteggiamento del pubblico nei confronti del grande ex è stato piuttosto ambiguo. Tendenzialmente applaudito dallo stadio, dagli spalti è anche piovuto qualche timido fischio nei confronti dell’attaccante nel momento in cui le formazioni vengono annunciate. La situazione cambia radicalmente quando l’argentino viene sostituito, subissato dai fischi del Barbera con pochi applausi ricevuti da qualche settore dello stadio. A qualcuno probabilmente non è andato giù il post che l’ex rosa ha postato su Twitter dopo la partita contro il Milan in cui affermava come l’unico colore che stava bene con il nero fosse il bianco.
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