Non ci sarà l’invasione di 40 mila tifosi del maggio 2011 in occasione della finale di Coppa Italia ma, come otto anni fa, giovedì 23 una fetta di Roma sarà rosanero. Colori visibili grazie alla presenza dei gruppi del tifo organizzato che davanti alla Corte Federale d’Appello, dove è in programma l’udienza di secondo grado del processo a carico del club di viale del Fante, faranno sentire la propria voce e urleranno la propria rabbia contro le istituzioni calcistiche in seguito alla retrocessione in C stabilita in primo grado dal Tribunale Federale Nazionale e alla decisione del Consiglio direttivo della Lega di B di procedere subito con i playoff. La protesta del popolo rosanero, che ha varcato anche i confini italiani arrivando fino in Russia, dopo il fermento in centro città di mercoledì scorso (tra raduno in piazza Verdi e sit-in fino a piazza Pretoria a cui hanno partecipato oltre 1500 supporters), si sposterà dunque nella Capitale.
Ci saranno anche gli ultras della Curva Nord Inferiore in aggiunta alla Nord 12 (la Nord Superiore), il collettivo che in questi giorni aveva già preannunciato su Facebook l’intenzione di andare nella Capitale attraverso lo slogan «Tutti a Roma» supportato dalla scritta «Palermo merita rispetto» e che ieri pomeriggio ha lasciato traccia al Pasqualino Stadium di Carini in occasione della gara Palermo-Empoli (il match, terminato 0-0 e ad una parte del quale ha assistito anche il tecnico Delio Rossi, all’inizio del secondo tempo è stato sospeso per qualche minuto a causa del lancio di alcuni fumogeni e petardi) del campionato Primavera. Gli ultras, che attraverso i canali social stanno chiamando a raccolta anche i tifosi comuni in vista della mobilitazione prevista per il 23 maggio («Devono sentire la nostra pressione, serve la presenza di più persone possibili. Non lasciateci soli»), hanno appeso due striscioni sulla recinzione del terreno di gioco («Tutti a Roma» e un altro indirizzato alla Lega B con il presidente Balata e a Lotito comproprietario della Salernitana) e intonato cori prendendo di mira gli stessi bersagli della protesta avvenuta in piazza a Palermo quattro giorni fa.
Facendo leva anche sulla diretta tv su Sportitalia, i manifestanti hanno voluto sfruttare in questo modo la vetrina della Primavera, formazione che suo malgrado è coinvolta paradossalmente nel caso Palermo. I ragazzi guidati da Scurto, infatti, ieri hanno conquistato la salvezza matematica con una giornata di anticipo (grazie alla classifica avulsa negli scontri diretti) nel campionato Primavera 1 ma, in caso di conferma della serie C per il club, il traguardo diventerebbe inutile perché la squadra sarebbe costretta a ripartire dal torneo Berretti, la C giovanile. In attesa del verdetto della Corte Federale d’Appello, in ogni caso, resta la grande soddisfazione per avere centrato l’obiettivo in un campionato con un alto coefficiente di difficoltà. Un motivo di orgoglio, dunque, per il settore giovanile rosanero rinfrancato, peraltro, anche dal successo casalingo (3-0) ottenuto questa mattina dall’Under 15 contro il Perugia nel secondo turno dei playoff del campionato di categoria. In virtù di questa vittoria, maturata grazie agli acuti di Corona e Musso e ad una perla di Giglio, i baby allenati da Chiappara affronteranno (andata e ritorno) i pari età del Napoli ai quarti di finale.
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