C’è un solo modo, dopo il pari dal sapore di beffa rimediato nel derby con il Messina, per concentrarsi sull’appuntamento successivo senza lasciarsi condizionare da quanto successo mercoledì. Fare in modo che il blackout del secondo tempo pagato a caro prezzo con la rimonta dei giallorossi possa servire da insegnamento e aiutare il gruppo a capire che durante la partita non sono ammessi cali di concentrazione. Il Palermo avrà imparato la lezione? Lo sapremo questo pomeriggio in occasione della gara in programma alle 17.30 a Campobasso e valida per la venticinquesima giornata del girone C. Per la compagine di Baldini, settima in classifica con 38 punti, si tratta di un altro esame di maturità. Etichetta che sul fronte Palermo può essere affibbiata a questo match sia in relazione alla tenuta psicologica della squadra sia, più in generale, al comportamento dei rosa in trasferta.
Dieci punti racimolati lontano dal Barbera e un digiuno di vittorie e di gol che dura da quattro gare esterne (l’ultima rete fuori casa porta la firma di Almici ad Andria lo scorso 7 novembre) sono numeri incompatibili con le ambizioni di una formazione come quella rosanero consapevole che per puntare al proprio obiettivo (che adesso è diventato più realisticamente l’arrivo nelle prime quattro posizioni dato che la vetta occupata dal Bari e distante 13 punti è ormai un miraggio) bisogna svoltare anche in trasferta. L’auspicio, dunque, è che la sfida odierna contro gli uomini guidati da Cudini, che tra le mura amiche hanno vinto una sola volta finora in questo campionato, coincida con l’inizio di un nuovo percorso, funzionale alle esigenze di un gruppo con ampi margini di miglioramento e ancora alla ricerca di una precisa identità. «Se dovessi preoccuparmi dopo tre partite dovrei cambiare mestiere – ha spiegato il tecnico Silvio Baldini – ciò che deve farmi preoccupare è, semmai, capire come mai contro il Messina siamo passati da un ottimo primo tempo all’affanno del secondo e perché la squadra si è fatta travolgere da un solo episodio. Dobbiamo avere maggiore autostima su cui possiamo lavorare focalizzandoci soprattutto sulla prestazione. Che significa dare le cose che servono alla squadra e farlo con fiducia. I problemi ti devono mettere nella condizione di trovare la soluzione, non di andare in difficoltà».
Trattandosi della terza partita nell’arco di una settimana, nel match di oggi contro la compagine molisana neopromossa in C e che allo stato attuale si trova nella parte medio-bassa della classifica a quota 26 punti, sarà inevitabile l’impiego di forze fresche. A centrocampo, ad esempio, al posto di Damiani giocherà dall’inizio Odjer. In difesa mancherà lo squalificato Lancini che verrà sostituito da Somma. Per il centrale classe ’95, provato negli ultimi due allenamenti al fianco di Marconi, si tratta dell’esordio in questa stagione e anche di una rivincita a titolo personale dopo essere rimasto sotto la gestione targata Filippi fuori dal progetto tecnico fin dall’inizio del campionato e senza soluzione di continuità. Sulle corsie esterne, sempre a proposito di pacchetto arretrato, spazio a Buttaro (complice il forfait di Doda che durante l’allenamento di venerdì mattina, seduta nella quale si è fermato anche Dall’Oglio alle prese con una nuova contusione alla coscia destra, ha rimediato un trauma distorsivo-contusivo nella regione mediale del ginocchio destro) e a Perrotta. Sul fronte offensivo, inoltre, Felici è favorito su Floriano nel ruolo di esterno sinistro.
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