Palermo, contro la Juve è una missione impossibile? Lopez: «Non partiamo battuti, possiamo fare bene»

Il Palermo è chiamato a un’impresa quasi impossibile in casa della Juventus campione d’Italia per cinque volte di fila. Missione difficile, ma guai a dirlo al tecnico dei rosa Diego Lopez che ha presentato così la gara: «La Juventus si affronta come squadra, se andremo a Torino a giocare individualmente sarà inutile. Giocando come squadra possiamo far bene. I miei difensori sono bravi, farò qualche accorgimento ma hanno capito che bisognerà lavorare come squadra». La squadra arriva a questa difficilissima sfida dopo il brutto ko interno rimediato contro l’Atalanta, una sconfitta che ha complicato non poco i piani salvezza del Palermo. «Contro l’Atalanta siamo stati in partita fino al 3-1 – ricorda il mister. Nei primi due giorni è stato un ko difficile da digerire, ma se guardiamo la classifica è rimasta invariata e siamo ancora lì. Non c’è niente di facile, bisogna guadagnare tutto: sappiamo che ci saranno partite da soffrire, ma dobbiamo giocare come squadra».

Diversi i motivi di interesse di questo match: nel girone d’andata, con De Zerbi in panchina, i rosa giocarono una delle gare più attente e accorte dell’intero campionato e furono puniti soltanto da una conclusione dalla distanza di Dani Alves, corretta in rete da una deviazione di Goldaniga. Anche adesso l’obiettivo è quello di ben figurare. «Queste sono partite belle da giocare – spiega l’allenatore uruguaiano –. Dobbiamo prendere come esempio la partita contro il Napoli, ma dobbiamo fare meglio in fase di possesso. In queste partite bisogna giocare la palla e non buttarla. Questa squadra sta imparando, è una cosa positiva». Il tecnico si è affidato in queste settimane al 3-4-3 che finora ha portato in cascina quattro punti in tre partite: «Abbiamo provato un modulo diverso, sono del parere che bisogna adattarsi a quello che si ha. La squadra ha la difesa a tre nelle corde, potrebbe tornare utile in determinate situazioni, anche domani. Un cambio difensivo da quattro a tre, però, potrebbe essere pericoloso. Ho queste due alternative, devo rifletterci perché se dovessi fare la difesa a tre uscirebbe un attaccante ed entrerebbe un difensore».

Se fino a qualche tempo fa il Palermo a Torino riusciva a espugnare il campo della Juventus anche per tre campionati di fila, adesso i rosa sono a secco contro i bianconeri da 880 minuti. L’ultimo rosa a segnare contro la Vecchia Signora è stato Giulio Migliaccio il 2 febbraio del 2011, poi nove successi di fila dei bianconeri e quasi 900 minuti di digiuno. I precedenti sono nettamente a favore della squadra di casa: in 27 incontri si contano 20 vittorie della Juventus, tre pareggi e soltanto quattro affermazioni ospiti. Inoltre in casa rosanero saranno diverse le defezioni. «Lo Faso – continua il mister – si è fatto male giocando con la Primavera. Stefan Silva aveva già un problema, mentre Pezzella si è fatto male in partita. Lui aveva i crampi sul finale di gara. Per me non sono preoccupanti questi infortuni, perché sono situazioni differenti e non identiche». Lopez non rinuncerà però al tridente e alcune indiscrezioni parlano di Balogh titolare al posto di Embalo, mentre sull’out di sinistra tornerà dal primo minuto il norvegese Aleesami: «Balogh è un giovane che sta crescendo, deve ancora imparare molto. Quando è entrato contro l’Atalanta ha fatto bene, devo valutare se impiegarlo o meno contro la Juventus perché in un momento complicato come nella sfida di domenica scorsa si è reso pericoloso».

Altra novità di formazione potrebbe essere il ritorno di Gazzi in mezzo al campo al posto di Chochev. Accanto all’ex Torino giocheranno Jajalo e Bruno Henrique: «Bisogna essere più concentrati quando si ha la palla, bisogna sapere dove giocarla e bisogna tenerlo sempre presente. Gazzi potrebbe tornare utile, sa fare benissimo la fase di non possesso ed ha esperienza. È uno dei calciatori che potrebbe giocare». A Torino, inoltre, Lopez incontrerà Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus e suo mentore ai tempi di Cagliari: «Ritrovare Allegri sarà un piacere. A Cagliari parlavo molto con lui, mi aveva detto scherzosamente di smettere e lavorare con lui per la fase difensiva. Poi alla fine ho deciso di intraprendere la mia carriera da allenatore, ma ho seguito le sue indicazioni». Sul fronte juventino, invece, Allegri potrebbe affidarsi a un leggero turnover in vista dell’impegno di Champions League contro il Porto: squalificato Mandzukic, il tecnico non avrà a disposizione neppure Chiellini, mentre è in dubbio Bonucci. In difesa, maglia da titolare per Rugani, a centrocampo Marchisio farà rifiatare Khedira, mentre Sturaro, Pjaca e Dybala si giocheranno due maglie da titolari.

Luca Di Noto

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