Prima l’Andria, poi il Potenza e adesso la Paganese. Tre indizi bastano per formare una prova: il Palermo soffre contro le squadre pericolanti e proprio contro le compagini impelagate nei bassifondi della classifica sta perdendo quei punti che sarebbero serviti per dare slancio alla propria classifica in ottica playoff. I rosanero, reduci da due pareggi di fila, sono abbonati al festival delle occasioni sprecate e questo ‘biglietto’ lo hanno esibito anche oggi allo stadio Torre dove la formazione guidata da Silvio Baldini ha impattato 2-2 contro la Paganese. Terzultima in classifica, in grado di superarsi e ottenere un risultato positivo al cospetto di una potenziale big di questo campionato dopo uno score di due punti nelle ultime cinque giornate e tre sconfitte interne consecutive. Contro una squadra in difficoltà e alle prese oltretutto con otto defezioni tra squalifiche e infortuni, il Palermo avrebbe dovuto imprimere un’accelerata al proprio cammino e fornire un certo tipo di risposte sul terreno di gioco in seguito allo sfogo del tecnico avvenuto al termine della sfida con il Potenza e invece la comitiva rosanero, ancora prigioniera dei propri errori e di difetti strutturali, dà la sensazione di rimanere confinata sempre all’interno dello stesso territorio. Delimitato da limiti e da problematiche, riconducibili anche al carattere e al tipo di mentalità con cui si va in campo, che finora nessuno ha saputo risolvere.
Il retrogusto amaro del pari rimediato in terra campana, dove il Palermo rimasto in dieci al tramonto del match per l’espulsione di Odjer per doppio cartellino giallo è riuscito ‘nell’impresa’ di fare tornare in partita l’undici di Grassadonia con il rigore (causato da un fallo evitabile di Crivello) trasformato al 67′ da Tommasini dopo avere ribaltato lo svantaggio iniziale firmato Cretella al 22′ (grave, in questo caso, l’ingenuità del difensore Somma da cui nasce il gol) grazie alla diciannovesima rete stagionale di Brunori (su rigore, alla fine del primo tempo, da lui stesso procurato) e ad un acuto di Valente al 10′ della ripresa su assist del neo-entrato Floriano, è praticamente lo stesso di quello lasciato dal 2-2 di Potenza. Eppure, i toni usati da Silvio Baldini nell’immediato post-gara sono molto meno duri e meno decisi rispetto alla veemenza di una settimana fa: «Dispiace non avere vinto ma ci può stare – ha sottolineato il tecnico rosanero – questo è un punto che avremmo inquadrato in maniera diversa se questa partita fosse stata nel girone di andata. Si poteva vincere e invece abbiamo pareggiato. Sono comunque tranquillo e non ci resta che pensare alla prossima gara in programma mercoledì contro il Taranto. Rammarico per non avere centrato i tre punti? Dispiace soprattutto per questi ragazzi (che domenica scorsa aveva bacchettato senza mezzi termini, ndr) perché sono giocatori bravi e ci tengono a fare le cose per bene ma se sul parziale di 2-1 avessimo fatto il terzo gol con Valente adesso parleremmo di altre cose. A Potenza abbiamo rischiato di subire il 3-0, oggi a Pagani invece non abbiamo mai sofferto e in pratica abbiamo preso due gol senza incassare tiri in porta».
In ogni caso, resta il fatto che i segnali provenienti dal campo non sono incoraggianti partendo dal presupposto che tutte le gare di quest’ultimo segmento del campionato sono da considerare dei test della verità in vista dei playoff: «È chiaro che dobbiamo cercare sempre di migliorarci ma accetto questo pareggio in una partita che nascondeva delle insidie e contro una squadra abituata a lottare. Prendiamoci questo punto maturato in una gara in cui le situazioni di ansia o potenziale pericolo non sono legate a iniziative degli avversari e rimbocchiamoci le maniche cercando di ottenere il massimo nelle prossime partite. Da parte mia non c’è arrendevolezza – ha aggiunto – Vorrei vincere tutte le gare che restano da qui alla fine della regular season ma non so se ci riusciremo. Anche oggi ho visto cose positive, come in occasione dell’azione da cui è nato il 2-1, e sono convinto che la squadra abbia i mezzi per potere dire la sua ai playoff. Non è solo una speranza, è anche una considerazione dettata da ciò che vedo durante gli allenamenti. E poi ricordiamoci – ha concluso Baldini – che nel calcio possono accadere cose che non ti aspetti e lo dimostra il fatto che, prendendo in esame le ultime tre gare esterne, abbiamo vinto quella più difficile ad Avellino».
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