A darne notizia il il segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Donato Capece che rivolge al ministro della Giustizia Andrea Orlando e ai vertici dell'amministrazione centrale la richiesta «di dotare le donne e gli uomini della polizia penitenziaria di strumenti di tutela efficaci, come può essere lo spray anti aggressione già assegnato a polizia di Stato e carabinieri»
Pagliarelli, detenuto picchia agente Si era rifiutato di rientrare in cella
Un detenuto straniero del carcere Pagliarelli ha dato in escandescenza prendendo a calci e pugni un poliziotto penitenziario perché non voleva rientrare in cella dopo l’ora d’aria. A darne notizia è il sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe. «Il detenuto pretendeva di non rientrare in cella ed ha iniziato a colpire il poliziotto penitenziario con violenza», spiega il segretario generale del Sappe Donato Capece.
«Siamo alla follia – prosegue – calci e pugni ai poliziotti da parte di un delinquente che non voleva rientrare in cella, ma ci rendiamo conto? Questi inaccettabili atti di violenza andrebbero puniti con estrema severità: non sono più tollerabili». Il Sappe rinnova al ministro della Giustizia Andrea Orlando e ai vertici dell’amministrazione centrale la richiesta «di dotare le donne e gli uomini della polizia penitenziaria di strumenti di tutela efficaci, come può essere lo spray anti aggressione già assegnato – in fase sperimentale – a polizia di Stato e carabinieri».