Paganese-Catania 2-5: festa del gol rossazzurra Brutto primo tempo, i cambi fanno la differenza

Il Catania ingrana la seconda: dopo il poker interno col Bisceglie di sabato scorso, nel turno infrasettimanale arriva addirittura la cinquina in casa della Paganese, terreno su cui mai i rossazzurri avevano vinto. In una partita dai due volti, con un primo tempo insufficiente e terminato 1-0 per i campani, a fare la differenza sono stati i cambi decisi da Lucarelli: Marchese e Ripa hanno cambiato volto alla partita, dando una iniezione di qualità che è risultata decisiva. Da rivedere i meccanismi di una difesa che subisce gol per la quarta partita di fila: la Paganese ha lottato e costretto Pisseri a grandi parate, arrendendosi solo nel convulso finale. Il successo è una grande iniezione di fiducia, che permette ai rossazzurri di volare al secondo posto, portandosi temporaneamente a -2 dal Lecce, impegnato nel tardo pomeriggio. 

Scongiurato il rischio rinvio dopo la scrosciante pioggia che ha colpito Pagani per due giorni: si gioca, con un terreno in condizioni ovviamente non ottimali. Lucarelli conferma il nuovo 4-3-3: torna Lodi in mezzo al campo, con Mazzarani che si accomoda in panchina. Confermato anche Di Grazia, Djordjevic gioca al posto di Marchese, mentre in difesa il centrale sacrificato è Luca Tedeschi. La Paganese si presenta con uno schieramento identico: Pavan è il sostituto del titolare Picone come esterno destro difensivo, manca anche il portiere titolare Gomis, squalificato. II Catania si approccia alla partita con un baricentro alto. La prima vera occasione della partita però è della Paganese: al 6′ Della Corte punta Semenzato, mettendo in mezzo per l’accorrente Talamo su cui è strepitoso Pisseri in parata bassa. Proprio Semenzato sembra in difficoltà sulle incursioni del duo Della Corte-Scarpa. Sul capovolgimento di fronte è Di Grazia a impegnare Gall in tuffo, con un tiro leggermente deviato da un difensore di casa. Il predominio territoriale del Catania è sterile, coi giocatori di Lucarelli che, anche a causa del campo pesante, non riescono a mettere a frutto il gioco veloce con palla a terra predicato dall’allenatore toscano. I rossazzurri perdono man mano di incisività, con la Paganese che comincia a prendere le misure agli avversari. Di Grazia e Russotto sono evanescenti, Djordjevic e Semenzato non arrivano mai sul fondo per crossare, Curiale si ritrova spaesato in avanti. Troppo leziosi i rossazzurri, eccessivamente macchinosi e imprecisi in fase di impostazione.

La Paganese capisce che di rimessa può far male: al 29′ Tascone ci prova da sinistra con un tiro che sibila alto sulla porta difesa da Pisseri: è il preludio al gol, che arriva due minuti dopo. punizione di capitan Carcione, miracolo di Pisseri sul colpo di testa di Piana, quindi è bravo e rapido il numero 11 Regolanti ad anticipare una difesa sin troppo statica scoccando in area un tiro su cui il portiere rossazzurro può nulla. Il Catania non reagisce allo svantaggio: il tema tattico, con un campo poco praticabile, dovrebbero essere i cross per la punta. Gli etnei lo capiscono soltanto al 42′, col cross di Di Grazia che pesca Curiale: l’attaccante, lasciato solo dai due centrali, svetta e colpisce di testa una palla che esce di un soffio alla sinistra di Galli. Primo tempo che si chiude con l’ammonizione di un nervoso Biagianti

Nella ripresa entra in campo un Catania trasformato. Lodi ci prova con un sinistro fuori di poco, quindi Andrea Di Grazia si ricorda di essere uno dei giocatori più talentuosi della squadra: il 23 etneo prende palla sul vertice sinistro dell’area e con un movimento quasi “alla Del Piero”, con una leggera finta a sbilanciare l’avversario, effettua un tiro a giro che si spegne sul sette alla sinistra di Galli. La Paganese, però, è battagliera e non si arrende: al 54′ appoggio di Talamo per Tascone, la cui conclusione deviata esce fuori di poco. Lucarelli mette mano alla panchina: dentro Mazzarani, Ripa e Marchese per Biagianti, Curiale e Djordjevic. La grande qualità delle “riserve” rossazzurre emerge subito: al 57′ Galli respinge la conclusione di Di Grazia, la palla carambola su Marchese che crossa forte al centro un pallone su cui come un falco si avventa Ripa che da vero bomber la mette dentro. La partita, però, è lungi dall’esser finita: anzi, comincia a decollare proprio adesso. Le occasioni fioccano da una parte e dall’altra, con Scarpa e Ripa ancora protagonisti.

Al 77′ arriva la prodezza balistica di Lodi: la sua punizione precisa e a mezza altezza, molto angolata, si insacca alla sinistra del portiere per il provvisorio 3-1. Il saliscendi di emozioni prosegue senza sosta: all’80’ Pisseri è miracoloso su Scarpa, mentre un minuto dopo l’atterramento dello stesso numero 10 della Paganese da parte di Aya spinge l’arbitro a fischiare il rigore. Il tiro di Scarpa è centrale ma violento, Pisseri prova invano a intercettarla: quando la gara sembra però potersi riaprire, il Catania dilaga. Minuto ’85: angolo corto dei rossazzurri, traversone sul secondo palo di un eccellente Marchese su cui si inserisce Ramzi Aya, che batte Galli in scivolata, bruciando anche il difensore centrale. Il festival del gol si chiude all’88, col rigore assegnato al Catania per fallo di Baccolo su Mazzarani: Ciccio Lodi spiazza Galli, segnando la sua doppietta personale e mandando il Catania in Paradiso. Il segnale al Lecce, impegnato alle 18:30 a Cosenza, è stato inviato: i rossazzurri sono adesso secondi, a -2 dai salentini. 

Tabellino:

Paganese-Catania 2-5

Marcatori: 32′ Regolanti, 48′ Di Grazia, 61′ Ripa, 77′ Lodi ,81′ Scarpa (rig)., 85′ Aya, 88′ Lodi

PAGANESE (4-3-3) 22 Galli; 20 Pavan, 18 Piana, 13 Meroni, 3 Della Corte; 27 Tascone, 5 Carcione, 10 Scarpa; 14 Talamo, 11 Regolanti, 25 Cesaretti. All. Favo.

CATANIA (4-3-3) 12 Pisseri; 13 Semenzato, 4 Aya, 26 Bogdan; 20 Djordjevic, 8 Caccetta, 10 Lodi, 27 Biagianti; 23 Di Grazia, 11 Curiale, 7 Russotto. All. Lucarelli.

Giorgio Tosto

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