Quasi pronto un nuovo solarium sotto il largo Aretusa di Ortigia. Si tratta di un investimento privato di circa 100mila euro per la realizzazione di una piattaforma con scivolo per disabili, servizi igienici, docce, lettini e ombrelloni al lungomare Alfeo, tra la fonte Aretusa e i Sette scogli.
Sulla questione la città si è divisa: da una parte, ci sono siracusani che ritengono questa iniziativa imprenditoriale utile per offrire un servizio a cittadini e turisti con possibili ricadute occupazionali; dall’altra, c’è chi la vede invece come «una invasione, un assalto per le dimensioni sproporzionate che snaturano il centro storico». Così l’ha definita l’avvocato Corrado Giuliano che ha anche presentato una urgente richiesta di accesso agli atti di autorizzazione edilizia, nulla osta paesaggistico e concessione demaniale.
Strutture di questo tipo non sono una novità per la città di Siracusa che, anche nelle precedenti stagioni estive, ne ha ospitate altre sulla riviera Dionisio il Grande, di Forte Vigliena, dello Sbarcadero e dei ‘Due frati’. «In questo caso il problema, oltre a quello evidente dell’impatto – ha dichiarato a Meridionews l’avvocato Paolo Tuttoilmondo socio di Legambiente Siracusa – è che non verrebbe utilizzata solo come solarium ma la si sta attrezzando anche come bar. Bisogna capire – ha aggiunto – se questa attività è compatibile con i permessi ricevuti e se è stata ottenuta senza che l’amministrazione comunale abbia chiesto un progetto complessivo di valorizzazione dell’intera area».
Sembra comunque fosse già nelle intenzioni dell’amministrazione comunale incrementare il numero dei solarium e farne sorgere uno nuovo nel mare di Ortigia. In questo caso, è stato un privato a presentare al servizio Demanio marittimo dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente una richiesta di concessione per la realizzazione della nuova struttura. La concessione è stata richiesta fino al 2020 per un’apertura stagionale da maggio a ottobre, dalle ore 9 alle 24.
«Considerato che sono favorevole ai solarium in Ortigia, anche gestiti da privati – ha dichiarato Giovanni Trigilio, uno dei componenti del Comitato Ortigia – trovo questo comunque eccessivo, con un impatto ambientale assolutamente inaccettabile tale da compromettere la bellezza del sito. Come mai – si chiede Trigilio – l’amministrazione cittadina non ha saputo o voluto contrattare con il soggetto proponente una diversa allocazione dello stabilimento?»
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