Il sindaco parla del documento appena approvato. Tante le novità: 290 i milioni investiti in spesa corrente e un occhio particolare a cultura e scuola. Arrivano i fondi per il Biondo. Ma il primo cittadino attacca: «Incredibile che per un appalto nel sociale bisogni chiedere il parere dei commissari dell'Urega, è una gestione distorta»
Orlando presenta il suo Bilancio di previsione «Qui si vede la differenza tra noi e la Regione»
Quello dell’approvazione del Bilancio di previsione è un passo fondamentale per il lavoro dell’amministrazione comunale. Scandirà il ritmo dell’operato degli ultimi mesi dell’anno e i suoi effetti si ripercuoteranno anche sull’azione della prossima giunta, che si insedierà dopo le elezioni di maggio. Un tassello, per usare un termine caro al sindaco Leoluca Orlando, che si è incasellato anche all’interno dello scacchiere politico, ma per Orlando questa è soprattutto l’occasione per togliersi qualche sasso dalle scarpe ed entrare a gamba tesa anzitutto su palazzo d’Orleans. «Spiegheremo cosa significa il bilancio in ogni sua parte – dice – per fare capire qual è la differenza tra un ente che approva questo documento per tempo e uno che non lo fa come la Regione».
Un bilancio di previsione che viene presentato come il risultato degli sforzi di questi anni di governo cittadino, soprattutto dal punto di vista della spending review, grazie a tagli mirati che, anno dopo anno, hanno consentito, non sempre in maniera indolore, di mandare avanti la macchina comunale. «Abbiamo approvato il previsionale con largo anticipo rispetto agli altri comuni siciliani – spiega Luciano Abbonato, assessore al Bilancio – I servizi previsti potranno così partire per tempo e garantire quei risultati che tutti noi auspichiamo». Un occhio particolare alla cultura, con lo sblocco dei fondi che consentiranno al teatro Biondo di rifiatare in un periodo di forte emergenza. «Cultura, scuola e attività sociali vedono un significativo incremento della spesa rispetto allo scorso anno – continua Abbonato – Sarà possibile dare le risorse dovute al Biondo, ma anche al teatro Massimo, oltre che di completare l’allestimento del museo Pitré e consentirci di programmare per tempo il Natale. Saranno sbloccate le gare restauro padiglioni 1 e 2 dei cantieri culturali della Zisa e ci consentirà finalmente di avere una segnaletica del percorso Arabo-normanno».
Importanti gli interventi previsti sul centro storico, come il restauro della fontana del Garraffello e la manutenzione straordinaria delle reti tecnologiche alla Vucciria. E il sindaco ha parlato ancora una volta della parziale riapertura del parco Cassarà, che si attende da mesi. Previste risorse per il drenaggio del porto della Bandita. Sbloccate le risorse per la polizia municipale. «Ci sono 290milioni di investimenti in spesa corrente. Che si vanno a sommare al Pon Metro e a quanto previsto nel Patto per il Sud», aggiunge Orlando, che non perde occasione per lanciare il proprio attacco alla Regione. «In tutta Italia quando si procede alla scelta del contraente nel settore sociale lo si fa senza fare capo alla struttura appaltante regionale – dice – In Sicilia c’è una norma che stabilisce che bisogna assoggettare all’Urega – Ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici ndr – la stessa procedura anche per quanto riguarda gli appalti sociali. Siamo in presenza di un uso distorto dei commissari, gli stessi voluti dall’anticorruzione di Cantone, che non sempre sono così facili da reperire. Una volta sorteggiati vengono qui da ogni parte della Sicilia e bisogna dire che molto spesso sembrano più interessati al loro compenso che ai bisogni delle amministrazioni. L’Ars ha chiesto, con un documento a firma di tutti i capigruppo, dopo segnalazione dello stesso Cantone, di abolire questa specialità. Si è andati in aula, scrutinio segreto, e non c’è stato nulla da fare. Così i nostri progetti sociali devono essere valutati da avvocati e ingegneri, che stanno oltretutto fuori Palermo. Su queste cose si perde la credibilità di un’amministrazione».
E sempre riguardo al sociale, a parlare è l’assessora alla Scuola, Barbara Evola. «Abbiamo messo a sistema – racconta – una serie di cose che servono a sgravare soprattutto le famiglie. Risorse utili anche per le spese di funzionamento più semplici. Gli oneri per la manutenzione ordinaria, per quella urgente e indifferibile, insieme ai fondi per l’edilizia scolastica hanno consentito di calibrare diversi interventi e realizzare opere di recupero molto importanti. Finalmente le nostre 14 insegnanti per l’infanzia del bacino ex Lsu passeranno da part-time a frull-time e avranno un contratto a tempo indeterminato in tempi abbastanza veloci. E siamo anche riusciti a restituire alla città l’asilo Rallo, che abbiamo difeso in tutti i modi da nuovi atti vandalici e per cui andranno a termine le gare per le cucine e per gli arredi fondamentali per riaprire la struttura che sarà retta con personale comunale e che darà 40 nuovi posti di lavoro». Finanziamenti anche per il piano di zona, per le donne vittime di violenza, per i centri aggregativi per anziani e disabili, oltre che lo sblocco delle risorse 2015 per le comunità d’accoglienza per i minori migranti non accompagnati.