Orlando in aula presenta il bilancio consolidato «No a speculazioni private, partecipate al sicuro»

Dopo la recente vicenda dell’hotspot Orlando torna in aula consiliare per dare l’avvio alla discussione sul bilancio che dovrà essere approvato a stretto giro. Ieri in aula la discussione verteva sul bilancio consolidato che l’aula sta affrontando e che dovrebbe approvare. Insieme al primo cittadino c’erano anche l’assessore al Bilancio Antonino Gentile, il ragioniere generale e il presidente del collegio dei revisori. Tutti e tre hanno presentato la propria relazione. 

«Noi siamo assolutamente contrari a qualsiasi forma di privatizzazione dei servizi locali – ha detto Orlando durante il suo intervento -. La scelta del bilancio consolidato determina un punto di non ritorno che è quello della messa in sicurezza del sistema delle partecipate e impedisce, come è successo nel passato, la possibilità che qualche azienda municipalizzata possa fallire e fallendo possa aprire la porte a speculazioni private». 

Nell’arco delle prossime settimane ci sarà da lavorare e parecchio, non sarà facile trovare la quadra e approvare il bilancio consolidato – il consuntivo e il previsionale. Il problema resta quello dei disallineamenti: nel 2012, quando l’amministrazione Orlando è tornata a insediarsi, erano di 240 milioni di euro; oggi si sono ridotti a 42 milioni. «Queste somme – aggiunge il sindaco – verranno assorbite con il bilancio di previsione e la possibilità di spalmarle nei prossimi anni senza che questo incida sui conti delle stesse aziende». 

Poi ci sono anche i debiti fuori bilancio, i buchi nei conti di Rap e Amat che ancora non sono chiari. La maggioranza scalpita chiedendo il rimpasto di giunta, al termine del difficile e faticoso incontro avuto in aula ieri il sindaco si è riunito con i capigruppo per un incontro. Rap da otto mesi è senza un cda e il Comune non riesce a trovare un presidente che accetti il rischio di guidarla, fronteggiando anche il taglio della Tari di cinque milioni che non consente di coprire tutti i costi del servizio. Amat non riesce a coprire i buchi del tram, mentre si progettano nuove linee. Come se non bastasse, tutti bussano alla porta del Comune. Oggi i lavoratori del Coime si aggiungono ai vigili. Ma la lista è lunga: dai dipendenti che chiedono gli arretrati ai precari che chiedono la stabilizzazione.

Alessia Rotolo

Recent Posts

Dalla Regione dodici milioni di euro per il nuovo polo scientifico ambientale all’ex Roosvelt di Palermo

Poco più di dodici milioni di euro per ristrutturare i locali dell’ex istituto Roosevelt di…

7 ore ago

Catania, in uno stabile abbandonato trovati utensili da lavoro e decine di parti di automobili

Uno stabile abbandonato con dentro molti utensili da lavoro e decine di parti di carrozzeria…

9 ore ago

Catania, posticipata la scadenza del saldo Tarsu/Tari

Il Comune di Catania fa sapere con una nota che «a causa di problemi tecnici…

11 ore ago

Tra Palermo e l’Agrigentino sono state sequestrate migliaia di panettoni scaduti e con etichetta falsa

Più di 4000 prodotti dolciari, eppure pronti per essere venduti. Sono state sequestrate dai carabinieri…

11 ore ago

Catania, denunciato un parcheggiatore abusivo. «La mia famiglia fa quest’attività da più di 50 anni»

A Catania è stato sanzionato e denunciato un parcheggiatore abusivo. Letta così non è una…

13 ore ago