Ordine dei medici, il clima delle elezioni del Consiglio Quorum già raggiunto. I risultati sono attesi in serata

«Il clima delle elezioni è sovrapponibile a quello del meteo: una bellissima giornata di sole con un po’ di vento che fa soffiare l’armonia». È così che viene descritta a MeridioNews la situazione nella fase finale delle delicate elezioni dell’Ordine dei medici che, per il secondo turno, si stanno tenendo dallo scorso 7 dicembre all’hotel Nettuno a Catania e che si concluderanno alle 14.30 di oggi. Il clima di tensione che si era avuto in passato sembra essere scemato. «Molta gente è venuta in maniera ordinata a esprimere il proprio voto, qualcuno invece ha sentito l’esigenza di mostrare il proprio dissenso, in maniera comunque civile, nei confronti di quello che più che un ordine è apparso come un’entropia (misura del disordine presente in un sistema fisico, ndr)».  

Queste operazioni di voto si stanno svolgendo dopo un mese rispetto alla prima convocazione durante la quale non si era ottenuto nessun risultato per il mancato raggiungimento del numero legale degli elettori. Dopo mesi e mesi di polemiche, le dimissioni del presidente Massimo Buscema e un commissariamento romano avviato dal ministero e dalla federazione nazionale, adesso si arriva all’elezione definitiva. In questa occasione, il quorum è stato raggiunto durante la giornata di ieri, con circa 3.400 votanti (di cui più o meno 400 persone solo nella mattinata di oggi). «Numeri alti che si avvicinano al 40 per cento, numeri che – assicurano i bene informati – non esistono nel panorama nazionale». Alla conclusione del voto, come è sempre avvenuto, dovrebbero cominciare subito le operazioni di spoglio. Le prime previsioni dovrebbero essere già disponibili intorno alle 21 di questa sera. Nel caso in cui non si riuscisse a chiudere tutto per quell’orario, lo spoglio continuerebbe domani mattina.

Tre le liste che erano in lizza con 45 candidati per eleggere il nuovo consiglio: Giannone presidenteOrdiniamoci e Andiamo avanti. La prima era apparsa come la più strutturata: con candidato presidente Giorgio Giannone, oncologo di fama internazionale, intorno al quale si sono saldate le candidature di molti consiglieri uscenti (come Lucio Di Mauro, Emanuele Cosentino, Antonino Rizzo e Rosalia Lo Gerfo) e di qualche volto nuovo. Per Ordiniamoci a far discutere sono stati gli esordienti, tra cui Francesca Catalano, senologa dell’ospedale Cannizzaro e moglie del rettore dell’università di Catania Francesco Basile. Andiamo avanti è stata invece la lista outsider, composta per lo più da non allineati ai due blocchi principali.

Lo scorso 7 settembre le dimissioni dell’ex presidente del consiglio direttivo Massimo Buscema avevano spalancato le porte al commissariamento dell’ordine, che era stato richiesto a più riprese da alcuni consiglieri dimissionari, in aperta polemica con l’endocrinologo. Buscema era stato travolto dalle polemiche interne dopo essere rimasto coinvolto in una rissa avvenuta il 6 giugno in largo Sarajevo, nella zona di via Asiago, una storia raccontata in esclusiva da MeridioNews. Poco prima delle dimissioni, il presidente uscente aveva provato a «resistere», proponendo la surroga dei consiglieri che avevano gettato la spugna con elezioni suppletive. Il commissariamento è stato avviato dal ministero e dalla federazione nazionale alla fine di settembre.


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