È Francesco Castronovo l’unico a rispondere alle domande del gip Fernando Sestito tra gli uomini finiti in manette ieri con l’accusa di avere ucciso l’avvocato Enzo Fragalà la sera del 23 febbraio 2010. Si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere Paolo Cocco, che sarebbe stato l’altro esecutore materiale, e Francesco Arcuri che, insieme al boss Gregorio Di Giovanni, avrebbe ordinato il delitto.
Castronovo, difeso dall’avvocato Maurizio Di Marco, si è difeso smentendo il suo coinvolgimento nell’omicidio e sostenendo che il pentito Francesco Chiarello, suo principale accusatore, aveva motivi di risentimento nei suoi confronti perché aveva una relazione con la moglie. Fragalà sarebbe stato ucciso perché induceva i suoi assistiti a collaborare con gli investigatori, una linea che Cosa nostra non avrebbe gradito.
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