Oltre 200 le confraternite che, insieme ai rappresentanti delle istituzioni e ai devoti, hanno offerto un cero alla Santuzza. Un simbolo, la fiamma della fede, che accompagnerà la città per tutto l'anno
Offerta della cera, dopo cent’anni torna l’antico rito Padre Sarullo: «Illuminare oscurità di tutti i giorni»
Oggi, con l‘Offerta della cera, iniziano ufficialmente per la città le celebrazioni in occasione del 395esimo Festino di Santa Rosalia. L’antico rito di devozione, dopo cento anni, ritorna a vivere in questa edizione. Oltre 200 le confraternite palermitane che, insieme ai rappresentanti delle istituzioni e ai devoti, hanno offerto un cero alla Santuzza. Un simbolo, la fiamma della fede e della devozione, che accompagnerà la città e i suoi abitanti lungo tutto l’anno.
Al corteo hanno partecipato anche monsignor Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale, e Leoluca Orlando, sindaco di Palermo. Partito alle 18 da piazza Pretoria, è giunto alla Cattedrale dove i ceri portati in dono, uno per ogni confraternita e uno della città di Palermo offerto dal primo cittadino, sono stati esposti davanti alla cappella di Santa Rosalia subito prima della celebrazione della santa messa. «Offrire un cero a Santa Rosalia – spiega monsignor Sarullo a MeridioNews – significa illuminare il cammino e dare luce alle tenebre, alle oscurità che la vita ci presenta ogni giorno. Per ogni credente cristiano e per tutti gli uomini e le donne di buona volontà».
Al termine della celebrazione, come da tradizione, il parroco e il sindaco apriranno il cancello della cappella della Santuzza per prelevare l’urna contenente le sante reliquie che verranno collocate sul baldacchino predisposto nella navata centrale della Cattedrale, dove rimarrà fino al 15 luglio, giorno della processione per le vie della città. «Ogni anno il Festino si porta dietro dei segni particolari – aggiunge monsignor Sarullo -, l’anno scorso ho portato le reliquie di Santa Rosalia dentro il carcere e quest’anno i detenuti hanno lavorato al carro. Quest’anno le porto nelle case di riposo per anziani e così anche loro saranno presenti alle celebrazioni in suo onore».