Dopo aver dichiarato lo stato di assemblea permanente lo scorso venerdì, i ragazzi hanno dato il via alla protesta contro la Buona Scuola. Una riforma che, a loro dire, penalizzerebbe in particolar modo chi frequenta gli istituti tecnici
Occupato anche il Nautico Gioeni-Trabia Gli studenti sfilano in corso Vittorio Emanuele
Dopo il liceo scientifico Cannizzaro, anche l’istituto Nautico Gioeni-Trabia è stato “chiuso” dagli studenti, che hanno deciso di occupare la struttura in segno di protesta. Questa mattina, infatti, i ragazzi della succursale hanno raggiunto il plesso centrale con un corteo spontaneo che ha attraversato le vie del centro. «Anche noi, dopo numerose altre scuole, entriamo in occupazione – dice Gabriele Loletto, rappresentante d’Istituto – Dopo aver costituito un’assemblea permanente venerdì scorso e aver dichiarato lo stato di agitazione, oggi occupiamo la nostra scuola per continuare a ribadire a gran voce che la Buona Scuola non ci rappresenta e che ci opporremo in tutti i modi ad una riforma ingiusta che favorisce lo sfruttamento degli studenti. In particolare noi, in quanto Istituto Tecnico, ci opponiamo agli stage ed ai tirocini non retribuiti che schiavizzano la figura dello studente rendendolo di fatto un impiegato di aziende private a costo zero».
Gli studenti di Palermo hanno anche lanciato nei giorni scorsi una data di mobilitazione per il 20 novembre, con concentramento alle 9:00 a Piazza Politeama, che ha come parola d’ordine «Noi non lavoriamo gratis». Lo scorso venerdì a dichiarare lo stato di assemblea permanente erano stati anche i ragazzi dell’ Istituto Tecnico Vittorio Emanuele III, dove si è tenuta questa mattina un’assemblea straordinaria che mettesse al voto la questione dell’occupazione, e gli studenti hanno votato con una stragrande maggioranza di voti a favore, dichiarando di avere intenzione di occupare a partire dall’inizio della settimana.