No ai partiti nazionali: l’Altra Sicilia in campo con il Prof. Costa

L’Altra Sicilia Antudo da sempre auspica una aggregazione dei tutti i movimenti sicilianisti in un unico soggetto in grado di contrastare lo strapotere dei partiti nazionalisti che hanno portato al collasso socio economico l’Isola. Anche se scottata da precedenti tentativi purtroppo falliti, anche questa volta l’Altra Sicilia Antudo, è presente e si pone a fianco del Prof. Costa per questo suo progetto”. E’ quanto si legge in un comunicato dell’associazione internazionale l’Altra Sicilia Antudo, che così aderisce all’appello lanciato dal professor Massimo Costa in merito alla necessità di creare una forza politica che si occupi della questione siciliana (qui è possibile leggere la ‘chiamata alle armi’ di Costa).

“L’Altra Sicilia Antudo ritiene che nella diversità delle proprie idee, chi si richiama all’autonomia, al’autodeterminazione e anche all’indipendenza della Sicilia, abbia il dovere di non far fallire questo tentativo lanciato da Costa in un momento in cui dopo decenni di occhi bendati, anche i siciliani si stanno accorgendo dei danni provocati da certa politica di casta, nazionalista e pseudo autonomista, sempre attenta agli interessi romani e alla creazione di feudi elettorali.

Massimo Costa è persona seria, ponderata e in possesso di quella giusta professionalità, cultura e, soprattutto, credibilità, che ne fa l’uomo giusto per poter finalmente aggregare in unico soggetto quanti anelano all’autodeterminazione della Sicilia e della sua crescita economica e sociale.

Può essere l’ultimo tentativo per far rinascere un popolo che riappropriandosi della propria storia sappia vivere in libertà, pace e prosperità avendo come base di partenza, l’amministrazione dell’Isola nel rispetto dello Statuto d’Autonomia.

Un punto fermo non negoziabile che può e deve essere la base di discussione futura con lo Stato italiano per una più concreta autodeterminazione”.

Appello ai siciliani liberi: “Basta con i partiti nazionali, scendiamo in campo per la nostra terra”