Niente più posti nei centri di accoglienza del palermitano  Il Ministero: «Stiamo predisponendo un piano alternativo»

Non ci sono più posti nei centri di accoglienza di Palermo e provincia.

L’annuncio è arrivato questa mattina dopo l’ennesimo sbarco nel porto del capoluogo di oltre 700 migranti, giunti con il pattugliatore d’altura Dattilo della Guardia Costiera.

Una situazione di emergenza che ha portato com’era prevedibile, al collasso i centri in cui nel corso soltanto da aprile scorso, sono stati accolti più di 6 mila profughi tra uomini donne e bambini.

Il prefetto Cannizzo, dalle prime ore di oggi al porto di Palermo ha dichiarato che duecentocinquanta migranti verranno trasferiti in altre regioni subito e gli altri non appena sarà pronto il loro trasferimento «Abbiamo ricevuto la comunicazione dalla prefettura di Palermo – dice a MeridioNews Felice Colombrino, coordinatore dell’ufficio stampa del Ministero dell’Interno – e stiamo trovando per trovare al più presto una collocazione per questi migranti come previsto dal piano messo a punto dal Ministero».

Ma viste le dichiarazioni del prefetto di Palermo sull’esaurimento dei posti nei centri di accoglienza di Palermo e provincia, è legittimo chiedersi se gli sbarchi in città continueranno ugualmente, provvedendo successivamente ad un immediato trasferimento o verranno stoppati e le navi di soccorso dirottate in altri porti? «Stiamo lavorando proprio a questo – continua Colombrino -. Stiamo cercando un piano alternativo proprio perchè nel palermitano non ci sono più posti e dunque vi è la necessità di trovare altri porti in cui far approdare le navi così da evitare possibilmente i trasferimenti e “snellire”  e velocizzare quindi le operazioni».


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