Catenaccio forzato e vetro della porta in frantumi. Così qualcuno è entrato nella sede della Fabbrica interculturale ecosostenibile del riuso di via Palermo. «Un duro colpo ma i soci della cooperativa hanno già ripreso a lavorare per i mercatini natalizi». Guarda le foto
Nella Fabbrica del riuso etnea la razzia dei ladri Furto da 15mila euro. «È una guerra tra poveri»
«Una guerra tra poveri». È a questo che il presidente dell’Arci Catania Dario Pruiti riconduce il furto alla sede di Fieri, la Fabbrica interculturale ecosostenibile del riuso, di via Palermo. Macchine da cucire, seghe circolari, pialle, attrezzature per la falegnameria e il cucito e tanto materiale accumulato nei tre anni di lavoro. Un danno che, a conti fatti, ammonta a circa 15mila euro.
«Non ci sentiamo attaccati da nessuno se non dall’indigenza e dalla povertà che imperversa a Catania – dicono dalla cooperativa – e che, naturalmente, sfocia in questa triste guerra di incoscienza di classe. Ci riteniamo vittime di un furto di rivendicazione». La scoperta di quanto accaduto è stata fatta questa mattina, al rientro dopo il fine settimana e i giorni di maltempo che hanno impedito di utilizzare la sede. Il catenaccio e il vetro di una delle porte di ingresso della sede sono stati spaccati con un piede di porco e al civico 541 di via Palermo non resta più niente per proseguire la produzione.
Un immobile ricevuto in comodato d’uso gratuito dal Comune di Catania. «Quando lo abbiamo avuto – raccontano – era praticamente abbandonato e diroccato. Noi lo abbiamo ristrutturato di sanapianta, anche tramite un crowfunding con Banca Etica, e lo abbiamo rimesso in piedi». Falegnameria, sartoria sociale e laboratori per il riuso creativo. Queste le attività portate avanti dalla giovane cooperativa sociale (composta sia da migranti che da cittadini locali) nata alla fine del progetto Fieri che, nel 2016, era stato finanziato da Fondazione con il Sud.
«Questa mattina è stato un duro colpo – dicono – proprio nel momento in cui stavamo lavorando per prepararci ai mercatini natalizi, che però non ci ha fatto perdere d’animo: già da oggi i lavoratori si sono rimessi all’opera anche con le poche cose rimaste a disposizione». La denuncia contro ignoti è stata presentata alle forze dell’ordine, intanto la cooperativa dei lavoratori domani mattina, a partire dalle 10, apre le porte dell’officina di creatività e invita le persone «a donare quanto avete e potete».