Non sarebbe stata lei la maestra ripresa dalle telecamere che hanno immortalato le violenze sui bambini di una scuola dei Nebrodi. Una delle tre insegnanti inizialmente sospese è stata riammessa. Ci sarebbe stato infatti un errore nell’identificazione. «La mia assistita – spiega il suo legale, Benedetto Ricciardi – non è presente in nessuno dei video contestati, decadono pertanto a suo carico i gravi indizi di colpevolezza, che hanno portato all’emissione della revoca».
Le presunte violenze, condite con urla e insulti, sono state segnalate da alcuni genitori alla polizia di Sant’Agata di Militello che ha piazzato delle telecamere all’interno della scuola. Nelle riprese si vede una maestra, 57enne, colpire ripetutamente i bambini e altre due colleghe assistere. Per la prima è stata confermata la sospensione, alla seconda, 47 anni, scagionata, è stato revocato il provvedimento, mentre alla terza, 40 anni, sono stati ridotti da sei a quattro i mesi di allontanamento dalla classe, perché, secondo quanto sostiene il suo legale Santino Trovato, «non sarebbe presente in almeno due filmati di quelli presentati».
«Sono felice per la revoca del provvedimento – commenta la maestra 47enne – segno tangibile della mia totale estraneità ai fatti di violenza che mi sono stati contestati. Vittima di un grave errore, ho sempre proclamato la mia innocenza, che sono riuscita a dimostrare in tempi record grazie al mio legale, l’avvocato Benedetto Ricciardi, che con la sua strategia difensiva ha smontato l’intero impianto accusatorio».
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