Alberi di plastica, di legno, con luci tradizionali o al neon. C’è un po’ di tutto tra gli addobbi scelti da alcune amministrazioni per festeggiare il Natale. Compreso il cattivo gusto. Al punto da indurre la pagina Facebook C‘è n’manicomiu a lanciare un vero e proprio contest per l’albero dall’estetica più discutibile: «A grande richiesta, la gara degli alberi allo sgavito dei Comuni siciliani», scrivono gli amministratori. E di seguito le prime foto provenienti da più parti della Sicilia. A dimostrazione di come, un po’ la crisi economica degli enti locali e un po’ la ricerca dell’originalità a tutti i costi possano portare a risultati non proprio eccezionali.
È il caso di Mascali, in provincia di Catania, dove un albero spoglio e pure storto è stato piazzato in mezzo alle auto parcheggiate. Puntuale il commento ironico nella didascalia: «U scippanu di quacchi giardino». Più propensi alla fantascienza, invece, a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Qui, infatti, l’albero di Natale è realizzato da un’illuminazione che ricorda i neon e che poggia su uno scheletro a dir poco essenziale: «All’uttimo ccu chissu, vanu nta luna», è il commento a corredo della fotografia. Di riciclo e – tanta – plastica sono fatti gli alberi di Francofonte (Sr), Regalbuto, Piazza Armerina (En) – «Ecologia e sgavito totale» – e Pedara (Ct): gli addobbi scelti, infatti, si limitano a file di bottiglie che scendono dalla cima fino alla base della pianta. A Capizzi, in provincia di Messina, il Natale sarà all’insegna dell’austerità. Stando almeno all’albero, povero e, per l’occasione, fotografato con l’illuminazione spenta: «Molto faschion», ironizzano i gestori della pagina.
A Santa Venerina e Zafferana Etnea, la sobrietà sta in un’unica fila di luci che passa tra i rami di un abete, mentre la preparazione dell’albero a Floridia ha lasciato qualche perplessità sulle modalità con cui è stata recuperata la pianta: «Rami d’aranci scippati nte campagni», recita la didascalia. A Pedagaggi, una frazione di Carlentini (Sr), a essere incriminata è la poca cura con cui sarebbero stati sistemati gli addobbi. Al punto da chiedersi se «ci ittanu di l’aereo». Ma c’è, infine, anche chi ha saputo coniugare l’originalità all’estetica: succede a Siracusa, dove a Ortigia il Comune espone un albero dal design ricercato e realizzato soltanto con legno. Anche se anche in questo caso la crisi ha fatto la sua parte: «Ma questo è quello dell’anno scorso», commenta una navigatrice.
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