L’omino che sposta la leva e attiva gli ingranaggi, colorati di verde, bianco e rosso, è sempre al suo posto nel manifesto di MuovitItalia. A mancare nella locandina è invece il simbolo di Forza Italia, spazzato via dalla fiamma tricolore di Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni che dall’estate appena trascorsa ha riportato a casa il sindaco di Catania Salvo Pogliese. Ed è proprio il primo cittadino ad aprire la conferenza stampa per presentare il laboratorio politico che ogni anno organizza il suo movimento politico. L’appuntamento, dall’8 al 10 novembre, è al viale Kennedy nella cornice dell’hotel Le dune.
L’obiettivo, dichiarato senza troppi giri di parole, è trasformare il capoluogo etneo nel centro nevralgico del centrodestra italiano. Anche perché oltre a Giorgia Meloni, che interverrà venerdì pomeriggio alle 18, saranno presenti Anna Maria Bernini, capo gruppo di Forza Italia al Senato, Stefano Candiani, che in Sicilia è l’uomo della Lega di Matteo Salvini. Con loro, domenica pomeriggio a chiudere i lavori, anche Lorenzo Cesa (Udc), Francesco Lollobrigida, parlamentare di Fratelli d’Italia, Ruggero Razza, assessore regionale alla Sanità del movimento Diventeràbellissima di Nello Musumeci, e il senatore Paolo Romani, ex fedelissimo di Silvio Berlusconi oggi tra i fondatori del movimento Cambiamo che ha nel presidente della Liguria Giovanni Toti il suo uomo simbolo.
A snocciolare il programma da padrone di casa all’interno della sua segreteria politica, che al portone ha ancora in bella vista il logo del Popolo della libertà, è il sindaco di Catania. «Si parlerà di enti locali ma ci saranno anche dei momenti di confronto culturale – spiega Pogliese – Fratelli d’Italia (partito di cui è coordinatore regionale) dopo avere ottenuto il 10,4 per cento alle elezioni regionali in Umbria continua a viaggiare su numeri di grande importanza». Mentre parla, il sindaco è affiancato da Basilio Catanoso, ex parlamentare forzista che si è visto soffiare la candidatura alle ultime elezioni Europee con il partito di Berlusconi. «La nostra volontà – spiega Catanoso – è coinvolgere tutte le anime del centrodestra in un progetto unitario. MuovitItalia propone un momento di confronto anche per lanciare un messaggio di tranquillità ai nostri elettori». Forse spaesati dopo le colorate alleanze di governo che si sono susseguite negli ultimi anni.
Catanoso, originario del Comune a guida pentastellata di Acireale, non disdegna nemmeno qualche frecciata al Movimento 5 stelle. «I grillini? Ormai sono una razza in via d’estinzione – spiega – Loro dicono che uno vale uno, ma per noi non è così». A chiudere la presentazione della manifestazione del prossimo weekend ci pensa Dario Moscato. Anche lui con un passato recente in Forza Italia con il ruolo di coordinatore regionale giovani. «La data di questo evento coincide con il trentennale della caduta del muro di Berlino. Noi crediamo in un’Europa senza totalitarismi». Moscato, recentemente rientrato nella società partecipata Sidra come componente del consiglio d’amministrazione, anticipa qualcosa di quanto è in programma nei prossimi giorni: «Abbatteremo un vero e proprio muro così da rievocare quanto successo nel 1989».
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