Muos di Niscemi, interverrà la Commissione europea

L’EUROPA INDAGHERA’ SUGLI EFFETTI DELL’INSTALLAZIONE MILITARE SULLA RISERVA NATURALE

Non sappiamo se Bruxelles sarà più attenta ai diritti dei siciliani e alle leggi sull’Ambiente di quanto sia stato il Governo italiano. Ma è sicuramente un passo in avanti avere richiamato l’attenzione dei vertici europei sulla questione del Muos di Niscemi.
La Commissione Ue, infatti, ha risposto ad una interrogazione dell’europarlamentare siciliano Ignazio Corrao -capo delegazione del Movimento 5 Stelle- garantendo un intervento per appurare i rischi di inquinamento  dell’installazione militare, in particolare, per la falda acquifera.

“La Commissione Europea si interessera’ direttamente per la prima volta della questione Muos, anziche’ rimandare eventuali interventi di indagine alle competenze locali, come avvenuto sin ora. Si tratta della prima significativa vittoria del trasversale fronte No Muos – spiega Corrao – che in Sicilia da anni conduce una incessante battaglia contro i rischi di natura ambientale derivanti dalla istallazione della base americana all’interno della riserva naturale Sughereta di Niscemi a pochi passi dal centro cittadino. Ho sposato la causa dapprima come privato cittadino, consapevole della tracotanza che si sta perpetrando nei confronti degli abitanti di una intera regione italiana, poi da componente del gruppo parlamentare dell’Assemblea Regionale Siciliana ed oggi da parlamentare europeo ho piu’ volte incalzato Bruxelles su vari aspetti della vicenda.

“Ho chiesto alla Commissione Europea se fosse al corrente del fatto che una delle falde acquifere che rifornisce il comprensorio niscemese, quella di contrada Polo, adiacente alla base USA, sottoposta ad analisi, sia risultata essere piena di idrocarburi pesanti (C12-C40) con valori oscillanti tra i 25,1 e 495,5 mg/kg, ben oltre i limiti di legge. Tutte scoperte effettuate dagli attivisti del fronte No Muos. Inoltre, un comunicato ufficiale della base di Sigonella nel 2012 ordinava al personale militare di non bere più dai rubinetti per la presenza nell’acqua di inaccettabili livelli di bromato, classificato dall’OMS come possibile cancerogeno per l’uomo”.

Questa la risposta della Commissione Europea alla interrogazione di Ignazio Corrao: “La Commissione non è a conoscenza dei presunti problemi di potabilità dell’acqua nelle vicinanze del Mobile User Objective System (MUOS) a Niscemi (Caltanissetta, Sicilia). La direttiva 98/83/CE obbliga gli Stati membri a garantire che le acque destinate al consumo umano siano conformi ai valori parametrici fissati in detta direttiva. Il livello di bromato corrispondente al valore stabilito dall’orientamento provvisorio dell’OMS è di 10 ?g/l. In caso di inosservanza dei valori parametrici, gli Stati membri devono adottare provvedimenti correttivi per ripristinare la qualità dell’acqua. La Commissione contatterà le autorità italiane per chiedere chiarimenti al riguardo”.


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