Un post sul blog di Beppe Grillo lancia la selezione on line inizierà domani. Il 9 l'annuncio dei candidati alle elezioni regionali di novembre. «Dateci il martello e noi inchioderemo i responsabili dello sfacelo che ci circonda alle loro responsabilità, li inchioderemo ai loro sontuosi stipendi, ai loro privilegi», si legge
Movimento 5 stelle, 700 nomi per le Regionarie «È democrazia, alle primarie Pd votano i cinesi»
Settecento nomi. È la lunga lista dei candidati alle Regionarie, la selezione on line che servirà a comporre le liste del Movimento 5 stelle per la corsa a Palazzo d’Orleans. Le elezioni regionali siciliane saranno il banco di prova per il partito di Grillo, prima delle politiche. L’interesse, però, va anche alla possibilità di fare dell’Isola la prima regione a cinquestelle.
La votazione su internet inizierà domani e andrà avanti per l’intera settimana. Il 9 luglio verranno annunciati i nomi di chi ce l’ha fatto. «Credo che sia un grande momento di democrazia reale, sono infatti quasi 700 i partecipanti che si sono messi a disposizione per questa sfida – si legge su un post pubblicato sul sito di Beppe Grillo -. Questo dato, se da un lato è meramente numerico, dall’altro è invece indice di grande cambiamento culturale».
Dai cinquestelle anche una stoccata al Partito democratico. «Il Pd ci accusa che siamo solo click, dimenticandosi delle loro disastrose primarie, dove cinesi, immigrati e donatori di due euro vengono ripresi dalle telecamere di tutte le televisioni nazionali – continua la nota -. Con il M5s, un cittadino normale può proporsi e sottoporsi al voto di altri cittadini, che lo valuteranno, e statene certi che lo faranno, sulla base delle competenze, del curriculum e del modo di porsi: è quasi una selezione darwiniana, insomma».
Infine un appello ai simpatizzanti siciliani: «Voglio ricordare a tutti che il voto è come un martello, voi – è la richiesta – dateci il martello e noi inchioderemo i responsabili dello sfacelo che ci circonda alle loro responsabilità, li inchioderemo ai loro sontuosi stipendi, ai loro privilegi, al lavoro che non hanno mai dato e alle strade che non hanno mai costruito né sistemato».