Motorizzazione, utente costretto a pagare due volte «Errore dell’impiegato sul permesso per disabili»

«Mi sono scusato con il cliente, ma mi ha trovato impreparato sulla materia. Ho cambiato ufficio da poco a causa di mancanza di personale». Questa la replica di un impiegato dell’ufficio conducenti della sede centrale della Motorizzazione di Catania. A chiedere spiegazioni è Enzo Prisco, residente del Comune di Bronte che ieri si è recato nel capoluogo etneo per chiedere un permesso provvisorio per la guida, in favore del padre disabile. L’uomo avrebbe presentato allo sportello la documentazione richiesta per ottenere il rilascio del permesso, compreso il pagamento di un’imposta di bollo che però è stato rifiutato senza alcuna motivazione. «Sono disposizioni del capoufficio, mi hanno risposto quando ho chiesto un chiarimento», racconta a MeridioNews. Il cittadino brontese ha poi chiesto un confronto con in responsabile dell’ufficio conducenti, ma dopo aver esposto il problema è stato nuovamente indirizzato all’impiegato a cui era stata affidata la pratica. «Mi è stato detto che non era in grado in quel momento di fare riferimento a una normativa precisa – continua l’uomo – e che il rifiuto di quel pagamento era dettato da una disposizione interna».

A quel punto Prisco ha provveduto a fare un secondo versamento del medesimo importo di 16 euro, seguendo le indicazioni fornite dal personale. «Ho fatto un versamento al loro sportello con il bancomat che mi ha prestato un altro cliente presente in quel momento. Questo nonostante il mio primo pagamento fosse stato effettuato nella banca a cui si appoggia la Motorizzazione», continua il cittadino. Antonino Lutri, responsabile dell’ufficio conducenti della Motorizzazione etnea, contattato da MeridioNews ha fornito le sue spiegazioni del caso. «Ho scritto personalmente all’utente per scusarmi del disguido – interviene -. Può capitare che un impiegato si trovi impreparato di fronte a una richiesta di chiarimento, ma ribadiamo sempre che ogni informazione è chiaramente riportata sul sito della motorizzazione». Secondo il responsabile, il pagamento avrebbe dovuto avere una causale differente. Non «Pagamento imposta di bollo per rinnovo patente», bensì «Pagamento imposta di bollo per rilascio permesso di guida», e che anche il codice che identifica il versamento sarebbe stato errato.

La spiegazione non ha però soddisfatto l’utente che ha contattato la banca presso la quale aveva effettuato il pagamento rifiutato. «L’impiegato della banca UniCredit di Bronte mi ha riferito che non esiste un codice specifico per il pagamento dell’imposta di bollo, in quanto si tratta di una procedura automatica, di un versamento che va fatto a favore del bollo patenti Regione Sicilia. Si stanno arrampicando sugli specchi – afferma Prisco -. Ho fatto due ore di viaggio, da Bronte a Catania, per il disbrigo della pratica e mi sono trovato di fronte personale incompetente». Prisco sottolinea che ha chiesto che venissero puntati i riflettori sulla vicenda non per una questione economica, ma per una questione di principio. «Ho deciso di sollevare il problema perché questa situazione non si verifichi, dopo di me, a svantaggio di altre persone disabili che hanno bisogno di permessi speciali», conclude.

Flavia Musumeci

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