Morti di leucemia a Lentini: primo atto della Procura

Nuovi sviluppi sul caso delle morti sospette di leucemia nel comune di Lentini. A tre anni dalla denuncia scritta presentata dall’avvocato Santi Terranova, legale dell’Associazione “Manuela e Michele” per bambini leucemici, alla procura della Repubblica di Siracusa, sembra che qualcosa si stia muovendo. Infatti, il Procuratore della Repubblica Ugo Rossi, per verificare quanto ipotizzato dall’avvocato nella denuncia, ha avviato un’indagine medica. “Il 17 novembre scorso il Procuratore ha inviato una lettera a un gruppo scelto di cittadini di Lentini per invitarli a sottoporsi a uno screening” spiega l’avvocato Santi Terranova.
 
Lo screening è stato effettuato l’11 il 15 e 16 dicembre da medici specialisti designati da una commissione di consulenti tecnici nominati dalla Procura di Siracusa. I componenti del gruppo di controllo scelto – uomini, donne e soprattutto bambini (leucemici e non) – si sono sottoposti a esami del sangue e delle urine ed hanno compilato un breve questionario informativo. Attraverso questi approfonditi accertamenti, i medici specialisti incaricati confronteranno alcuni parametri biologici dei soggetti affetti da leucemia con quelli presenti nei soggetti sani. In questo modo gli specialisti saranno in grado di identificare la presenza della patologia anche in una fase precoce. L’identificazione permetterà loro di effettuare interventi terapeutici tempestivi e di gestire la successiva terapia standardizzata per ridurre la mortalità e le sofferenze derivate dalla malattia.“Il procuratore ha creduto fosse opportuno verificare quanto è stato presentato nell’esposto. Ma lo ha fatto anche per sensibilizzare i cittadini alla prevenzione” continua l’avvocato Terranova.

La Procura ancora non ha accertato le responsabilità effettive ipotizzate nella denuncia. Tuttavia non è rimasta indifferente. “E’ importante che il procuratore stia facendo qualcosa. Ciò significa che il dato dell’elevato numero di affetti da leucemia rispetto alla territorio nazionale, da me sottolineato nella denuncia, non è stato preso alla leggera ed è stato ritenuto veritiero” afferma l’avvocato.
 
Nella denuncia il legale ha avanzato l’ipotesi della presenza di radioattività nel sottosuolo lentinese, causa dello scatenarsi della malattia, riconducibile a particolari episodi avvenuti nel territorio. In particolare lo schianto, avvenuto nel 1984 in Contrada Sabuci-Demetrio, e la successiva combustione della zavorra di uranio impoverito del quadrigetto americano C141B. Nonché la scoperta di discariche abusive di rifiuti ospedalieri provenienti da alcune Usl del Nord Italia.
 
Questo primo atto quindi potrebbe segnare l’inizio di una serie di indagini che contribuiranno a condurre gli organi competenti a scoprire finalmente la verità.
 
 
 
 

Nelly Gennuso

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