Criminalità organizzata e terrorismo. È questo il titolo del seminario di formazione che si terrà alla Camera di commercio di Modena questo venerdì e che assegnerà ai futuri giuristi che parteciperanno tre crediti formativi in etica. Per l’occasione la Camera penale di Modena Carl’Alberto Perroux, organizzatrice dell’incontro, ha scelto di invitare due relatori d’eccezione, come racconta anche Il Fatto Quotidiano: il generale Mario Mori, ex comandante del Ros dei carabinieri ed ex direttore del Sisde, insieme al suo storico braccio destro, il colonnello Giuseppe De Donno. Entrambi tra i protagonisti della caccia ai più importanti padrini di Cosa nostra e oggi tra gli imputati del processo attualmente in corso a Palermo nell’aula bunker dell’Ucciardone sulla presunta trattativa fra Stato e mafia.
Una circostanza, quest’ultima, che non sembra avere influito in alcun modo sulla scelta di invitarli a parlare al seminario. «È vero, sono persone coinvolte in un processo in corso, nell’ambito del quale sono semplicemente imputati, quindi presunti innocenti», commenta a tal proposito l’avvocato Guido Sola, presidente delle Camere penali di Modena. «Due persone tra l’altro che sono state già assolte due volte», continua il presidente. Per Mori, infatti, cade l’accusa di favoreggiamento per la ritardata perquisizione del covo di Totò Riina, con un’assoluzione che diventa irrevocabile nel 2006. Allo stesso modo cade l’accusa nei suoi confronti di aver favorito la latitanza di un altro storico boss, Bernardo Provenzano, e anche in questo caso l’assoluzione è ormai definitiva da giugno dell’anno scorso. Identica sorte quella del colonnello De Donno.
«Oltre a essere persone che io credo abbiano fatto, nel bene o nel male, questo non compete a me giudicarlo, la storia di questo Paese», torna a dire l’avvocato Sola. Le Camere penali, spiega, avevano già in precedenza avviato un confronto sui temi della criminalità organizzata e del terrorismo, affrontandoli dal punto di vista dell’avvocatura. Per l’occasione era stato proiettato infatti il docufilm L’avvocato, dedicato alla figura dell’avvocato Fulvio Croce, ucciso nel ’77 dalle Brigate rosse. Questo seminario, quindi, non è che una continuazione che vuole affrontare gli stessi argomenti questa volta da un punto di vista differente: «Per questo abbiamo deciso di proseguire il nostro confronto coinvolgendo due investigatori. Da qui – spiega ancora il presidente – visto e considerato che esiste anche il docufilm Generale Mori-Un’Italia a testa alta, già proiettato anche alla Camera dei Deputati, l’idea di chiamare a Modena il generale Mori e il colonnello De Donno, proiettare la pellicola e fare sì che l’avvocato e giornalista de Il Dubbio Giulia Merlo possa intervistare entrambi gli ex militari».
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