L’esplosione intorno alle 17.30 di ieri, in largo Serafino Amabile Guastella, a Monte Po. Poi la corsa in ospedale prima ancora dell’arrivo dell’ambulanza. E al Garibaldi nuovo di Nesima l’intervento chirurgico durato fino alle due di questa mattina. È per via dello scoppio di un ordigno artigianale che G. L., (classe 1999, 17 anni), è rimasto gravemente ferito nel tardo pomeriggio di ieri. Al personale sanitario avrebbe detto che stava maneggiando un petardo, ma la gravità delle ferite riportate lascia supporre che si sia trattato di qualcosa di più.
Ai soccorritori è arrivata notizia di una bomba carta. Gli accertamenti in corso, però, farebbero apparire probabile che si sia trattato di un fuoco d’artificio di grosse dimensioni. Il ragazzo avrebbe rischiato di perdere un occhio, che però i medici dell’ospedale catanese sono riusciti a salvare almeno dal punto di vista anatomico: sarà difficile che riesca a recuperare la funzionalità. Sull’altro occhio, invece, non sarebbe ancora possibile formulare ipotesi. Certo è, invece, che l’apparato genitale è danneggiato. La cartella clinica parla di «forti ferite lacero-contuse al basso ventre».
Secondo una prima ricostruzione, il giovanissimo si trovava nel garage di casa assieme al padre, A. L.. Per motivi che non sono ancora stati chiariti stava maneggiando quella che la sala operativa del 115 chiama una «sostanza esplodente», allo stato attuale non meglio definita, che teneva tra le gambe. A un certo, punto, però, ci sarebbe stata la deflagrazione. Che avrebbe colpito in pieno il ragazzo e ferito più lievemente il genitore. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118, ma le due vittime erano già state trasportate nel vicino ospedale.
I vigili del fuoco, invece, sono intervenuti su segnalazione della polizia di Stato, arrivata in zona immediatamente. La madre del 17enne avrebbe riferito di non sapere per quale motivo il figlio e il marito si trovassero in garage. Secondo una nota diffusa dalla questura pochi istanti fa, all’interno del locale erano presenti anche «altri artifizi pirotecnici e manufatti esplodenti artigianali». Il minorenne è indagato a piede libero per detenzione abusiva e omessa denuncia di materie e sostanze destinate alla produzione di prodotti pirotecnici.
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