Minacce ad Aiello e Palazzolo, sentiti a Caltanissetta Giornalista: «Sono sereno, il mestiere è anche questo»

Il primo episodio a far scattare l’allarme è stato quello capitato mercoledì scorso al Palazzo di giustizia, quando di prima mattina gli addetti alle pulizie hanno trovato una croce disegnata con un pennarello nero sulla porta della stanza del gup Nicola Aiello, al momento impegnato con il processo di mafia Panta Rei. A distanza di un paio di giorni ecco il secondo allarme: quando il magistrato riceve una lettera di minacce recapitata alla redazione di Repubblica Palermo. Minacce rivolte anche al cronista Salvo Palazzolo: «Diteci a quel crasto di Salvo Palazzolo di finirla cu Borgo Vecchio e a quell’altro cornuto del suo amico Nicola Aiello diteci di tenersi basso a settembre», mese in cui è prevista la sentenza del processo che vede alla sbarra 40 presunti mafiosi, «asinnò l’abbassamo noi», così si conclude il messaggio. Entrambi oggi sono stati ascoltati dai magistrati di Caltanissetta, che hanno aperto un’indagine su questi episodi.

«Ci hanno sentito, io ho raccontato le cose fatte in questi mesi su Borgo Vecchio e su Porta Nuova, mi hanno sostanzialmente chiesto della mia attività», spiega il giornalista a MeridioNews. L’anno scorso aveva intervistato la sorella di Giuseppe Tantillo, e la stessa poi lo aveva minacciato di morte insieme a un altro collega. Si è anche occupato delle scarcerazioni recenti, con un focus proprio su Borgo Vecchio e Porta Nuova. E ancora la vicenda di pochi mesi fa legata all’ippodromo alla Favorita, seguita minuziosamente dal cronista di Repubblica, che era riuscito a fare con i suoi articoli dei riferimenti ad alcuni affari dei boss di Porta Nuova. E in ultimo il pezzo sul raid a casa della suocera di Tantillo. Una ricostruzione puntuale delle ultime puntate del proprio lavoro, quello fatto ai giudici nisseni. «Sono abbastanza sereno – precisa però – Il mestiere implica anche questo».

Intanto per il giudice Aiello, già in passato oggetto di minacce e intimidazioni, è stata disposta dal Comitato per l’ordine e la sicurezza la misura della vigilanza concordata: il magistrato trenta minuti prima di spostarsi da un luogo a un altro dovrà chiamare i carabinieri, che predisporranno una vigilanza vicino all’obiettivo. Tuttavia, all’interno del Palazzo di giustizia palermitano il clima è tornato disteso. Già alla scoperta del disegno sulla porta,il presidente della sezione gip/gup Cesare Vincenti aveva invitato a «non gonfiare più del dovuto l’episodio e di rimanere cauti». «Il collega Aiello è impegnato in una serie di processi delicati, ma come tutti del resto, quindi non c’è una particolare esposizione al rischio», aveva commentato a MerdioNews


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