La decisione è stata presa dopo un'ispezione a bordo della guardia costiera. A metà aprile l'imbarcazione aveva salvato 183 migranti, sbarcati nei giorni scorsi dopo avere trascorso la quarantena sulla nave Rubattino
Migranti, fermo amministrativo per la nave Alan Kurdi «A bordo irregolarità che non garantiscono sicurezza»
Fermo amminsitrativo. Questa la decisione presa nei confronti della nave Alan Kurdi della ong tedesca Sea Eye, in seguito all’ispezione effettuata a bordo dalla guardia costiera. L’imbarcazione da giorni si trova nel porto di Palermo, dopo il salvataggio in mare di 183 migranti e la successiva quarantena sulla nave Rubattino, da cui i migranti sono scesi lunedì.
«L’ispezione ha evidenziato diverse irregolarità di natura tecnica e operativa tali da compromettere non solo la sicurezza degli equipaggi ma anche delle persone che sono state e che potrebbero essere recuperate a bordo, nel corso del servizio di assistenza svolto. Accertate anche alcune violazioni delle normative a tutela dell’ambiente marino», si legge in una nota diramata ieri sera dalla guardia costiera. Il provvedimento di fermo rimarrà in vigore fino a quando le irregolarità non rientreranno. Per alcune di esse sarà necessario l’intervento della Germania, in quanto Stato di bandiera dell’imbarcazione.
L’ong, intanto, ha sottolineato come non sia ancora chiaro cosa ne sarà dei migranti, risultati tutti negativi al Covid-19. «È difficile immaginare che i ministri degli interni europei dovranno discutere e negoziare oltre 150 destini individuali – ha dichiarato Julian Pahlke, portavoce di Sea-Eye -. In Germania ci sono 150 città che sono pronte a offrire il loro aiuto e ad accogliere le persone. La semplice questione di distribuire le persone salvate è inutilmente esagerata e sfruttata politicamente».