Le forze dell'ordine hanno bloccato tre uomini, due maggiorenni e un 17enne. Sono accusati di aver condotto i due gommoni a bordo dei quali si trovavano 246 persone, sbarcate poi nel porto di Catania sabato mattina. Dal racconto dei passeggeri, in sei sarebbero caduti in mare, ma solo un cadavere è stato recuperato
Migranti, fermati tre presunti scafisti I testimoni: un morto, cinque dispersi
Sei persone sarebbero cadute in mare da due gommoni nel Mediterraneo, ma un solo corpo senza vita è stato recuperato. È quanto è emerso dal racconto dei migranti sbarcati a Catania sabato mattina. Polizia e guardia di finanza, con la collaborazione della guardia costiera, hanno posto in stato di fermo i tre presunti scafisti che avrebbero condotto le due imbarcazioni. Si tratta di Lyn Boye (26 anni), Idriss Adam (29 anni) e un minorenne di 17 anni, D.G.
Nel porto etneo, a bordo della nave Dattilo, sono giunti in 246: 218 uomini, 27 donne e un minorenne, tutti sono di origine sub-sahariana. Assieme a loro anche l’unico cadavere recuperato. La vittima sarebbe caduta in mare a causa di un movimento improvviso dell’imbarcazione durante le fasi di soccorso. Boye e il 17enne avrebbero condotto un gommone con 131 passeggeri; Adam avrebbe condotto il secondo, con 116 persone.
I maggiorenni si trovano nel carcere di piazza Lanza; il giovane è stato condotto nel centro di prima accoglienza di via Franchetti. L’accusa per loro è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.