Tra le cinque vittime arrivate due giorni fa al porto di Augusta ci sono anche due donne incinte. Una 36enne sudanese, che si era imbarcata insieme al marito e alle due figlie, e una donna nigeriana. Sui loro corpi, e sugli altri tre cadaveri – un ventenne del Bangladesh ed altre due donne che devono essere ancora identificate – domani mattina, a partire dalle 10.30, inizieranno le ispezioni al cimitero di Siracusa. A effettuarle sarà il medico legale Francesco Coco, come disposto dal sostituto procuratore Salvatore Grillo che coordina le indagini.
I cinque migranti arrivati morti sono stati portati nel porto siracusano insieme a 653 sopravvissuti. Un gruppo di 115 viaggiava su un gommone recuperato da Nave Bersagliere della Marina militare; altri 19 erano su una piccola imbarcazione soccorso da nave Topaz Responder; su un altro gommone erano stipati in 164, recuperati dalla Nave James Joyce della Marina militare irlandese.
Il Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina della Procura di Siracusa ha fermato sei scafisti: due senegalesi, e quattro originari di Gambia, Ghana, Sudan e Costa D’Avorio. I migranti avrebbero pagato ai libici organizzatori del viaggio alcuni duemila dollari, altri mille dinari libici. Tutti sono partiti dal porto di Sabrata in Libia.
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